Il Veneto è terra di arte, città uniche e paesaggi che spaziano dalla laguna di Venezia ai Colli Berici. Ma è anche una regione di grandi tradizioni gastronomiche, tra cui spicca uno dei piatti più celebri della cucina italiana: il baccalà alla vicentina.
Nato a Vicenza, questo piatto è il frutto di secoli di storia, commerci marittimi e creatività culinaria. Oggi è considerato un simbolo della città, celebrato da confraternite gastronomiche e protagonista di sagre popolari.
Una storia tra mare e monti
Il baccalà alla vicentina affonda le radici nel XV secolo, quando i mercanti veneziani iniziarono a importare lo stoccafisso (merluzzo essiccato) dalla Norvegia. Nonostante la distanza geografica, il pesce nordico trovò nel Veneto un terreno fertile, adattandosi perfettamente alla cucina locale.
Vicenza divenne la capitale di questa trasformazione: grazie alla fantasia dei cuochi, il baccalà divenne una ricetta unica, che unisce ingredienti poveri e tempi di cottura lunghi, ma capace di regalare sapori raffinati e indimenticabili.
Il legame con Vicenza
Passeggiando per Vicenza, tra le opere di Andrea Palladio e le ville venete, è facile imbattersi in trattorie che propongono il baccalà alla vicentina come piatto principe.
Ogni anno, nel mese di settembre, si tiene anche la Festa del Baccalà, dove cuochi e appassionati celebrano questa eccellenza gastronomica con degustazioni e concorsi.
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Food storytelling: il piatto della pazienza
Il baccalà alla vicentina non è un piatto veloce. Richiede tempo, cura e lentezza: proprio come una vacanza rilassata tra colli e borghi veneti.
La ricetta prevede infatti ore di cottura a fuoco dolce, durante le quali il pesce si insaporisce con cipolle, latte e acciughe, diventando cremoso e delicato. È il piatto della convivialità: perfetto per pranzi domenicali e feste di famiglia.
Ricetta del baccalà alla vicentina
Ingredienti (per 6 persone):
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1 kg di stoccafisso già ammollato (baccalà)
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300 g di cipolle
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½ litro di latte intero
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6 filetti di acciuga sotto sale
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200 g di farina bianca
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200 g di Grana Padano grattugiato
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½ litro di olio extravergine d’oliva veneto
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Prezzemolo, sale e pepe q.b.
Preparazione:
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Pulire e spinare accuratamente lo stoccafisso, quindi tagliarlo a pezzi.
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Affettare finemente le cipolle e farle appassire in padella con un filo d’olio e le acciughe dissalate, mescolando fino a scioglierle.
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Infarinare leggermente i pezzi di baccalà e adagiarli in una casseruola a strati, alternandoli con il soffritto di cipolle e una spolverata di Grana Padano.
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Coprire con il latte, aggiungere olio e pepe, quindi cuocere a fuoco bassissimo per almeno 4 ore senza mai mescolare (al massimo muovendo la pentola).
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Servire caldo, con polenta gialla morbida come accompagnamento.
Abbinamenti consigliati
Il baccalà alla vicentina si sposa alla perfezione con i vini bianchi locali, come:
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Vespaiolo di Breganze DOC
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Tocai Friulano (oggi Friulano DOC)
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Soave Classico DOC
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Turismo ed enogastronomia
Assaporare il baccalà alla vicentina in loco significa vivere un’esperienza autentica. Dopo una visita alla Basilica Palladiana o al Teatro Olimpico, sedersi a tavola con questo piatto è un modo per unire arte, storia e gusto in un unico viaggio.
Conclusione
Il baccalà alla vicentina è più di una ricetta: è una storia di incontri tra culture, di pazienza e convivialità, che rappresenta alla perfezione lo spirito del Veneto. Un piatto che racconta il legame indissolubile tra territorio e cucina.