Introduzione
Quando le giornate si accorciano e il vento porta con sé i profumi del sottobosco, l’Italia delle montagne si veste di colori caldi e sapori antichi. In questo scenario, la polenta (nella sua miriade di varianti) diventa protagonista: sostanza, comfort e radice della tradizione contadina.
In questo articolo ti porto in un viaggio gastronomico attraverso le Alpi e gli Appennini, alla scoperta di borghi, sagre e ricette che usano la polenta come filo conduttore del gusto d’autunno.
Origini e diffusione
La polenta ha radici antichissime: prima dell’arrivo del mais in Europa (XVI secolo), in molte regioni italiane si preparavano “polente” con farro, miglio o segale.
Con l’introduzione del mais dal Nuovo Mondo, la versione gialla divenne la più diffusa, soprattutto nel Nord Italia.
Oggi, la polenta è ancora molto presente in Lombardia, Veneto, Piemonte, Valle d’Aosta, Trentino e in alcune zone appenniniche.
Un’annotazione interessante riguarda la polenta taragna, variante tipica delle valli lombarde (Valtellina, Val Brembana). In questa versione, si mescola farina di mais con farina di grano saraceno e formaggi locali, ottenendo una consistenza cremosa. Il nome “taragna” deriva da tarai, il bastone in legno usato per mescolare la polenta.
Le varianti regionali più celebri
- Lombardia / Valtellina – Polenta Taragna
Mais + grano saraceno, formaggi locali (Bitto, Casera). - Valle d’Aosta / Piemonte – Polenta Concia
Polenta con fontina e burro fuso, “unta e condita” in rifugi alpini. - Veneto / Bergamasca – Polenta e Osei (storica)
Ricetta antica con piccoli uccelli (oggi spesso sostituiti con carni bianche). - Trentino / Dolomiti – Polenta con selvaggina / funghi
Abbinamenti robusti con cinghiale, cervo, funghi di bosco. - Appennini centrali – Polenta con funghi / castagne
Versioni locali che uniscono il gusto del bosco all’essenzialità della polenta.
Queste varianti non sono semplici ricette, ma raccontano il territorio: latte d’alpeggio, formaggi tipici, legni da ardere, bacini ambientali e sapori montani.
Sagre e festival della polenta in autunno
Parte del fascino dell’itinerario è legato alle sagre dedicate alla polenta, eventi che uniscono cucina, musica e identità locale:
-
Il Polenta Festival di Storo (Trentino) si tiene ogni anno inizio ottobre con showcooking, degustazioni e musica.
-
La Sagra della Polenta a Solarolo (Emilia-Romagna) celebra la polenta ai ferri con pancetta, salsiccia o ragù locale.
-
A San Cassiano (Brisighella, Emilia-Romagna) si tiene la Sagra della Polenta nelle prime domeniche di ottobre (e anche nell’ultima di settembre).
-
In Lombardia, la Sagra della Polenta Taragna si svolge negli ultimi weekend di ottobre / inizio novembre a Spirano (Bergamo).
-
In Toscana ci sono sagre di Polenta al vapore e Polenta nella tradizione nei comuni appenninici (es. sagre toscane dedicate alla polenta).
Partecipare a queste sagre è un’occasione perfetta per toccare con mano la tradizione locale e degustare versioni autentiche della polenta, preparata in grandi paioli e servita nelle piazze.
Un itinerario suggerito
Ecco un esempio di itinerario gastronomico d’autunno con protagonista la polenta:
-
Giorno 1: Valle d’Aosta – visita a un rifugio per gustare la polenta concia e formaggi locali
-
Giorno 2: Lombardia / Valtellina – esperienze in malga e degustazione di polenta taragna
-
Giorno 3: Veneto / Bergamasca – visita ai colli e degustazione di polenta e osei o versioni moderne
-
Giorno 4: Trentino / Dolomiti – escursione e piatto di polenta con selvaggina
-
Giorno 5: Toscana / Appennini – tra boschi di funghi e pasto a base di polenta e funghi
Durante il percorso, fermati alle sagre locali se in corso e scegli strutture ricettive che valorizzano i prodotti del territorio.
Consigli pratici
-
Prenota le sagre: molte sagre popolari richiedono prenotazioni per i pasti serali.
-
Orari migliori: spesso le sagre aprono la sera, ma alcuni eventi offrono anche servizio a pranzo.
-
Scarpe comode: i contesti sono spesso rurali o montani con terreni irregolari.
-
Rispetto del territorio: scegli aziende per cui l’impatto ambientale è contenuto.
-
Abbi curiosità: chiedi al produttore locale sulle varianti, i formaggi e le tecniche di cottura.
Conclusione
Un itinerario gastronomico d’autunno dedicato alla polenta è un invito a conoscere territori, tradizioni e storie nascoste. Ogni variante, ogni località racconta qualcosa di autentico: il gusto della montagna, la memoria agricola e il calore delle convivialità d’autunno.