In Sicilia e Calabria il giorno di Santa Lucia si festeggia con la cuccìa. Scoprite insieme a noi questa delizia a base di grano.

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Dicembre 2021
Anna

Sapete tutti cosa è la Cuccìa? Probabilmente no ed oggi noi ve ne parliamo perché è un dolce al cucchiaio che, sebbene richieda un tempo di preparazione non proprio breve, delizia ogni anno i palati di tantissimi siciliani e calabresi nei giorni a ridosso di Santa Lucia, che si festeggia il 13 dicembre.

Chi era Santa Lucia?
Santa LuciaIniziamo col dirvi che la vita di Santa Lucia, come oggi la si racconta non solo in Italia ma in tutto il mondo, è un intreccio di storia e leggenda a cui ogni paese in epoca diversa ha attribuito un evento o un significato. Ciò che non è in dubbio è la sua nascita nella seconda metà del 200 d.C. a Siracusa, dove viene venerata da sempre come patrona. Si narra che, volendo salvare sua madre da una malattia incurabile, ottenne un miracolo da parte di Santa Agata in cambio dell’impegno a dedicare la sua vita alla gente sofferente. Questo fu quello che fece poi per tutta la vita, andando a portare denaro ed assistenza ai più bisognosi nei cunicoli angusti delle catacombe di Siracusa, con una lampada fissata sul capo. È da qui che nasce probabilmente l’associazione della santa alla “luce” ed alla “luce per gli occhi” intesa come purificazione, che la porterà a diventare la protettrice della vista. Chiesta in sposa da un giovane pagano che se ne era invaghito, ella rifiutò per portare avanti il suo compito di carestia e il rifiuto gli costò la vita perché il ragazzo la denunciò per la sua cristianità, all’epoca perseguita. Lucia fu arrestata e torturata ma non rinnegò mai la sua religione. Fu uccisa il 13 dicembre 304, giorno in cui viene ricordata.
In tutta Italia sono tante le narrazioni che vedono Santa Lucia invocata in momenti di carestia e per questo motivo a lei è legata un po’ ovunque la tradizione di portare doni: ai bambini, alle donne amate, alle famiglie. Una di queste leggende narra che proprio i cittadini di Siracusa, colpiti da una forte carestia a metà del 1600, invocarono l’aiuto della Santa Patrona e nella notte tra il 12 ed il 13 dicembre, nel porto arrivarono navi cariche di grano prive di equipaggio.
E non è un caso che sia proprio il grano alla base della ricetta di cui oggi vogliamo parlarvi: la golosissima Cuccìa, preparata nei giorni a ridosso della festa di Santa Lucia.

Cos’è la cuccìa
La cuccìa è uno squisito dolce al cucchiaio che si prepara in Sicilia ed in qualche zona della Calabria. È necessario fare una piccola precisazione per non incorrere in un equivoco: la cuccia può essere anche un piatto salato e soprattutto in alcune zone della Calabria, per la precisione nella presila Cosentina, è una pietanza a base di grano bollito e carne di capra (e/o maiale). Qui parleremo però della versione dolce. Il nome deriva dal termine dialettale “cocciu” cioè chicco ed alla base della ricetta c’è ovviamente il grano. La preparazione di questo piatto richiede 3 giorni di tempo perché dopo aver pulito il grano bisogna metterlo a bagno per qualche giorno, cambiando l’acqua quotidianamente. Deve poi essere cotto diverse ore ed infine lasciato raffreddare nella stessa pentola chiusa e scolato solo una volta freddo. La ricetta più diffusa è quella con la crema alla ricotta, preparata setacciando la ricotta e mescolandola con lo zucchero ed eventuale vaniglia a piacere (alcuni per rendere la crema di ricotta ancora più morbida la scaldano sul fuoco insieme allo zucchero). Infine si mescola la crema di ricotta con il grano e si guarnisce a piacere con canditi, scaglie di cioccolato o frutta secca. Cuccìa sicilianaLa seconda versione sostituisce invece la ricotta con una crema di cioccolato, fatta mettendo sul fuoco latte, amido e cioccolato fondente. Ottenuta la crema la si mescola con il grano e, soprattutto in Calabria, si è soliti aggiungere granella di noci o altra frutta secca. In entrambi i casi, il risultato è da leccarsi i baffi, provare per credere!

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