Le Zeppole di San Giuseppe

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Marzo 2021
Anna

Zeppole di San GiuseppeTra qualche giorno sarà la Festa del Papà che, come ogni anno, trascina con sè quell’odore meraviglioso di crema pasticcera e zucchero a velo: sono le Zeppole di San Giuseppe, dolce quanto antico tanto delizioso.
Leggenda cristiana vuole che il dolce derivi dalle frittelle che San Giuseppe avrebbe fritto e venduto in strada per sbarcare il lunario e mantenere la Sacra famiglia ai tempi della fuga in Egitto. Per devozione al Santo si sarebbe creata e mantenuta a Napoli la tradizione dei “zeppolari” di strada. Le prime testimonianze scritte di questa usanza risalgono alla fine del 1700  ad opera di Goethe, in viaggio a Napoli. Nel 1837 il gastronomo Cavalcanti ne scrisse una ricetta nel suo "Trattato di Cucina Teorico-Pratico", da allora la ricetta è stata rivista più volte fino ad arrivare a quella dei giorni nostri, comunque differenziata poi nel resto d’Italia secondo le varie peculiarità culinarie regionali.
L’origine del nome Zeppola è dibattuta e non univoca: alcuni ritengono, mantenendo il riferimento al mestiere principale di San Giuseppe (il falegname), che derivi Golfo di Napolida "zeppa", il fermo di legno utilizzato generalmente per correggere i difetti di misura nei mobili; secondo altri il nome deriva dalla figura del tradizionale friggitore di Napoli detto Zi’ Paolo;  secondo altri ancora ha a che fare con il termine latino "serpula" e cioè serpente, che ne richiamerebbe la forma arrotolata su se stessa.
La ricetta delle Zeppole, come dicevamo, ha subito diverse variazioni nel corso dei secoli, come l’aggiunta delle uova, non presenti nello scritto del Cavalcanti, o l’aggiunta della patata in alcune aree geografiche,così come l’impasto con la farina di riso. Anche la farcia, ormai sempre presente nelle zeppole è differente nelle varie regioni d’Italia: crema pasticcera classica o crema al cioccolato fino alla crema con ricotta cannella e limone. In cima sempre l’amarena a dare un tocco di colore, ma in alcune zone anche una dolce copertura al miele d’arancio.
Insomma, si tratta di un dolce irresistibile e, se solo a sentirne parlare avete pensato a quanto dovrete sudare per smaltirle, per voi c’è una piccola consolazione: si trovano oggi con facilità anche le zeppole cotte in forno.

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