🏰 Castello di Sammezzano: il palazzo moresco nascosto in Toscana

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Ottobre 2025

Un tesoro orientale nel cuore della Toscana

Tra le colline del Valdarno, nel comune di Reggello (FI), si nasconde una delle dimore più straordinarie e inaspettate d’Italia: il Castello di Sammezzano.
Chi lo visita per la prima volta fatica a credere di trovarsi in Toscana: colori accesi, motivi arabeggianti, cupole, archi e mosaici ricordano più un palazzo delle “Mille e una notte” che un edificio italiano.
Eppure, questa meraviglia è tutta italiana — frutto dell’ingegno visionario di un nobile fiorentino dell’Ottocento.

La storia: il sogno di un marchese visionario

Il castello fu costruito nel XIX secolo su un’antica struttura medievale e completamente trasformato dal marchese Ferdinando Panciatichi Ximenes d’Aragona, un personaggio affascinante e colto, appassionato di arte, scienza e culture orientali.
Tra il 1853 e il 1889, il marchese progettò personalmente gli interni, ispirandosi all’architettura moresca, indiana e persiana. Ogni sala fu concepita come un mondo a sé, con decori geometrici, iscrizioni, e citazioni filosofiche.

Le stanze più famose — come la Sala dei Pavoni, la Sala dei Gigli, la Sala Bianca e la Sala delle Stelle — sono un trionfo di colori e simmetrie, che lasciano letteralmente senza fiato.

Un luogo sospeso nel tempo

Dopo la morte del marchese, il castello visse periodi di abbandono, poi fu adibito ad albergo nel dopoguerra.
Negli ultimi decenni, è diventato un simbolo di bellezza fragile e da proteggere, visitabile solo in occasioni speciali grazie all’impegno dell’associazione FPXA – Comitato Sammezzano, che lavora per la sua tutela e valorizzazione.

Il fascino del luogo è anche nel suo mistero: chi entra nelle sue sale ha l’impressione di compiere un viaggio fuori dal tempo, tra Oriente e Occidente, sogno e realtà.

Architettura e simboli nascosti

Il Castello di Sammezzano è un esempio unico di eclettismo architettonico.
Le decorazioni non sono solo ornamentali: molte contengono simboli esoterici e massonici, riflesso degli interessi filosofici del marchese.
Le colonne intrecciate, i soffitti a stella, gli archi polilobati e le frasi incise in latino e arabo rappresentano un continuo dialogo tra scienza, arte e spiritualità.

Come visitarlo

Il castello non è sempre aperto al pubblico, ma periodicamente vengono organizzate visite guidate e giornate speciali.
Le informazioni aggiornate si trovano sul sito ufficiale dell’associazione FPXA e sulle pagine social dedicate.
Il complesso si trova immerso in un vasto parco di 180 ettari, con alberi secolari e specie rare, anch’esso progettato dal marchese come un giardino di ispirazione orientale.

Perché visitarlo

Visitare Sammezzano significa entrare in un mondo parallelo: un’esperienza sensoriale e culturale che unisce arte, storia e mistero.
È uno di quei luoghi che ricordano quanto l’Italia sia capace di sorprendere anche chi crede di conoscerla tutta.

Curiosità

  • Nel 2013 il Castello di Sammezzano è stato inserito tra i “Luoghi del Cuore FAI” più votati d’Italia.

  • È stato anche set di spot pubblicitari e servizi fotografici di moda internazionali.

  • Il castello è considerato una delle più grandi strutture in stile moresco d’Europa.

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