🥘 Acquacotta maremmana – La zuppa contadina che racconta la Toscana autentica

03

Agosto 2025
Antonello Pudda

Profuma di cipolla, pane, erbe selvatiche e memoria. L’acquacotta maremmana è molto più di una zuppa: è un simbolo della cucina povera toscana, un piatto antico che racconta la vita dei contadini, dei butteri e delle famiglie che abitavano la Maremma più autentica.

E proprio tra colline, borghi di pietra e agriturismi immersi nel silenzio, oggi l’acquacotta è tornata protagonista, conquistando i viaggiatori in cerca di sapori veri e storie genuine.

Maremma: terra aspra, bella e autentica

La Maremma toscana si estende tra l’entroterra grossetano, le colline metallifere e la costa tirrenica. È una terra fatta di paesaggi selvaggi, tradizioni antiche e ritmi lenti.

Qui si incontrano:

  • borghi storici come Pitigliano, Sorano e Massa Marittima

  • parchi naturali come l’Uccellina o la Riserva della Diaccia Botrona

  • terme naturali, come quelle di Saturnia

  • sentieri e ippovie, frequentati ancora oggi dai butteri a cavallo

È in questo scenario che nasce l’acquacotta.

Un piatto nato dalla fame (e dall’ingegno)

L’acquacotta nasce come piatto dei braccianti agricoli, dei carbonai e dei pastori. Il suo nome dice tutto: una semplice “acqua cotta”, arricchita con quello che c’era: cipolle, pomodori, verdure di campo e pane raffermo.

Nel tempo, la ricetta si è arricchita:

  • con l’uovo in camicia, che la rende più nutriente

  • con il pecorino toscano, grattugiato sopra

  • con erbe aromatiche come mentuccia, timo e alloro

Ogni famiglia aveva la sua variante, e ancora oggi nei ristoranti tipici si trovano interpretazioni diverse, tutte legate alla stessa radice contadina.

👨‍🍳 Ricetta dell’acquacotta maremmana

📝 Ingredienti (per 4 persone)

  • 4 fette di pane toscano raffermo

  • 3 cipolle bianche o dorate

  • 3 pomodori maturi (o pelati)

  • 2 coste di sedano

  • 1 carota

  • 1 spicchio d’aglio

  • Olio extravergine di oliva

  • 1 litro e mezzo di acqua

  • 4 uova

  • Pecorino grattugiato (facoltativo)

  • Sale, pepe, mentuccia o timo

🍲 Preparazione

  1. In una casseruola, soffriggere aglio e cipolla affettata con un filo d’olio EVO.

  2. Aggiungere carota e sedano tritati, poi i pomodori a pezzetti. Cuocere 10 minuti.

  3. Versare l’acqua, regolare di sale e pepe, aggiungere le erbe aromatiche. Lasciare bollire a fuoco basso per circa 40 minuti.

  4. Nel frattempo, abbrustolire le fette di pane.

  5. In un pentolino, cuocere le uova in camicia (una alla volta) per 3 minuti.

  6. Disporre il pane nelle ciotole, versare sopra la zuppa e aggiungere l’uovo in camicia.

  7. Completare con un filo d’olio e, se gradito, pecorino grattugiato.

Dove mangiarla in vacanza

Vuoi assaggiare l’acquacotta nel suo territorio? Ecco alcuni luoghi perfetti per una gita:

  • Pitigliano – tra le vie del “borgo di tufo”, molti ristoranti propongono la versione tradizionale

  • Parco della Maremma – agriturismi e casali servono piatti locali con prodotti a km zero

  • Saturnia e Manciano – abbinare un piatto caldo a un tuffo nelle terme non ha prezzo

  • Scansano – tra un bicchiere di Morellino e una zuppa, l’esperienza è completa

Un piatto povero che fa bene all’anima

Oggi l’acquacotta è considerata un esempio virtuoso di:

  • cucina sostenibile (pane di recupero, ingredienti locali)

  • alimentazione genuina

  • tradizione culinaria italiana da preservare

Eppure resta un piatto semplice, che profuma di fuoco, campagna e affetto.

In sintesi – Perché provarla in vacanza

Aspetto Perché è speciale
Tradizione autentica Ricetta contadina toscana tramandata da generazioni
Cucina sostenibile Recupera il pane e usa ingredienti locali e stagionali
Esperienza gastronomica Sapori intensi e rustici, perfetti dopo un’escursione
Legame col territorio Tipica della Maremma, da gustare nei borghi o agriturismi

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