La Crapiata Materana, pietanza salutare e rito collettivo nel cuore della Basilicata.

Una ricetta secolare, legata alla tradizione contadina materana fatta di prodotti semplici, diventata un rito collettivo per festeggiare il raccolto della stagione: la Crapiata è un mix di legumi e cereali, piatto povero ma ricco di buoni intenti e solidarietà.
Un tempo per celebrare l’abbondanza del raccolto le donne del vicinato si riunivano ed ognuno aveva il compito di portare una manciata di legumi e di grano in base alle proprie possibilità.
Veniva utilizzato per la cottura un pentolone di rame intorno al quale si riunivano tutti gli abitanti dei rioni dei Sassi di Matera. Attualmente, il primo giorno di agosto nel borgo La Martella si celebra questo appuntamento dedicato al raccolto ed alla solidarietà, vengono cotti quintali di legumi consumati  dalla popolazione locale come si faceva in passato, accompagnati anche da un gustoso bicchiere di vino materano.

Preparare la Crapiata è semplicissimo, basta avere a disposizione i legumi ed una tradizionale pentola di rame. Gli ingredienti sono: ceci, fagioli, fave, grano, lenticchie, cicerchie,patate novelle, acqua e sale. Per prepararla è necessario mettere a bagno la sera prima i legumi, mettere l’acqua nella pentola di rame e portarla ad ebollizione, una volta che bolle è necessario porre in pentola  i legumi, il grano e le  patate. L’unico condimento concesso è il sale, il che fa di questa specialità una ricetta davvero salutare! Questa zuppa è carica di significato simbolico, protagonista di una festa pagana che celebra la fine del lavoro nei campi con la condivisione dei frutti della proprie fatiche.