Il “Volo dell’Angelo” è una scarica di adrenalina pura, un’emozione unica da provare almeno una volta nella vita, l’occasione irripetibile di occupare e vivere uno spazio che da sempre è esclusivo solo di due creature alate: uccelli ed angeli. Il volo che si fa nelle Dolomiti lucane, tra i comuni di Castelmezzano e Pietrapertosa, è unico in Italia e si può dire anche nel mondo, perché lo scenario in cui avviene è di una bellezza spettacolare e maestosa, che altrove non si trova. Il giornalista Lee Marshall lo descrive come un posto incredibile, “progettato non da un urbanista ma da un gigante che ha preso un agglomerato di casette e le ha messe tra le rocce”, rocce che emergono imponenti come giganti e con le loro guglie spettacolari creano sagome che hanno suggerito nomi fantasiosi come l’aquila reale, l’incudine, la grande madre, la civetta, figure che svettano maestose nel panorama in cui si immerge chi prova l’esperienza super emozionante del volo dell’angelo tra le dolomiti lucane.
Cos'è il Volo dell'Angelo
Il volo è essenzialmente composto da due cavi lunghi all'incirca 1,5 km. Il passaggio da una pedana all'altra dura circa 80 secondi, durante i quali si raggiunge una velocità di 120km/h a più di 300 metri di altezza e collega le due cime dei comuni di Castelmezzano e Pietrapertosa, entrambi incastonati nella roccia a 1000 metri di altezza ed entrambi inseriti nel circuito dei Borghi più belli d’Italia. Il successo enorme di questa iniziativa, che vede oramai la partecipazione di circa 17000 persone l’anno, di ogni nazionalità ed età, è dovuto al mix tra più fattori: non solo la natura adrenalinica del volo, ma anche la bellezza stupefacente del paesaggio delle Dolomiti inserite nel parco regionale di Gallipoli Cognato, dove fanno il loro nido splendidi esemplari di nibbio reale, gheppio, falco pellegrino; il fascino e la storia dei due borghi coinvolti; la profonda gola scavata dal torrente Rio di Caperrino ed il percorso delle 7 pietre per gli amanti del trekking; le vie ferrate collegate dal ponte nepalese per gli amanti dell’arrampicata; la gradinata normanna per godere di un panorama che riempie lo spirito e l’anima. Tutto questo ha ispirato un giornalista francese che, in visita a Castelmezzano, dice al sindaco che sarebbe stato bellissimo unire due borghi così scenografici con un cavo. Inizia così un percorso lunghissimo, fatto di tanta burocrazia quanta caparbietà istituzionale e visione illuministica, che, infine, porta ad un risultato eccezionale: il volo dell’angelo nelle Dolomiti lucane, un esempio di turismo sostenibile ed all’avanguardia.
Il pacchetto prevede un volo di andata ed uno di ritorno e, tra le due tratte, la possibilità di visitare i due borghi più belli d’Italia ed esplorare i dintorni, anche con le attività di trekking ed arrampicata. L’ebrezza del volo si potrà provare su due linee differenti il cui dislivello è rispettivamente di 118 e 130 mt. La prima, detta di San Martino, parte da Pietrapertosa (quota di partenza 1020 mt) e arriva a Castelmezzano (quota di arrivo 859 mt) dopo aver percorso 1415 mt raggiungendo una velocità massima di 110 Km/h. La seconda, detta linea peschiere, prevede di lanciarsi da Castelmezzano (quota di partenza 1019 mt) e arrivare a Pietrapertosa (quota di arrivo 888 mt) toccando i 120 Km/h su una distanza di 1452 metri.
Quando si può fare il Volo dell'Angelo
Le date di effettuazione vanno da Maggio a Novembre, è possibile fare il volo singolo o in coppia. Dai 12 ai 16 anni bisogna essere accompagnati, dai 16 anni si può partecipare senza limitazioni. Il divieto è solo per le donne in stato interessante. Il peso consentito per ogni partecipante è compreso tra i 35 ed i 120 kg.
Sia a Castelmezzano che a Pietrapertosa ci sono possibilità varie di accoglienza per il pernottamento, strutture alberghiere ed extra-alberghiere, alberghi, locande, B&B, agriturismi e, naturalmente, ristoranti e punti ristoro. Quale migliore occasione per degustare la gustosissima gastronomia lucana, ricca di piatti dal sapore deciso ed il prezioso vino Aglianico del Vulture?