Arrampicata sportiva nel Parco del Pollino, tante opportunità per tutti!

28

Febbraio 2023
Tatjana

Il meraviglioso Parco del Pollino, a cavallo tra Calabria e Basilicata, possiede scenari naturalistici variegati ed affascinanti con numerosi tratti alpini, il che rende possibile praticare molti sport di montagna, come il rafting nella scenografica valle del Lao, il trekking nelle gole del Raganello, il lancio con il parapendio verso l’isola di Dino, canyoning, arrampicata e free climbing. Una vera palestra outdoor aperta quattro stagioni. L’attività di arrampicata sportiva richiede senz’altro una certa preparazione tecnica ed atletica ed il parco offre centinaia di percorsi di vario livello, ma, se il brivido dell’arrampicata vi scorre nelle vene ed avete il desiderio di provare quest’esperienza per la prima volta nella vita, sappiate che la scalata fisica verso una vetta si può fare anche in piena sicurezza in una struttura protetta o utilizzando le vie ferrate come palestra preparatoria alla scalata vera e propria.Arrampicata nel Pollino

Arrampicata sulla falesia di Orsomarso

Ad Orsomarso, sul versante tirrenico del massiccio del Pollino, si trova il Centro “Valle Argentino”, dedicato all’arrampicata e realizzato in una location del tutto particolare, una segheria dismessa che, con i suoi 50 mq di superficie arrampicabile di altezza 7 metri e una zona per l’allenamento a secco con pan gullich, travi e system board, organizza corsi base e intermedi per giovani e adulti, oltre alle uscite su roccia naturale. La falesia di Orsomarso è una parete spettacolare calcarea, con buchi e tacche taglienti, grotte, canne e stalattiti. È divisa in quattro settori: Placche, Grotta, Chiesa e Ultimo, l’esposizione a nord garantisce ombra tutto il giorno e permette di scalare anche in piena estate.  

Arrampicata sulla falesia di Frascineto-Eianina

Sul versante ionico, c’è, invece, la falesia di Frascineto-Eianina, la località di Frascineto è nota proprio perché è protetta da quelle che sono definite le “piccole Dolomiti rosa”, un pezzo di paesaggio alpino trasferito in Calabria, un’emersione di roccia rosa che svetta imponente verso il cielo. La falesia è anch’essa di natura calcarea, alternata a placche appoggiate, strapiombi a tacche, maniglioni ben visibili e canne. Esposta a sud, offre numerosi percorsi, che vanno da bassa ad alta difficoltà e quindi sono un’ottima palestra per gli arrampicatori alle prime armi, i quali hanno a disposizione anche l’ottima palestra rappresentata dalle vie ferrate, ovvero il passaggio che dall’escursionismo porta all’alpinismo e all’arrampicata, poiché, grazie a sistemi di assicurazioni artificiali come funi d’acciaio e scale in ferro è possibile attraversare in tutta sicurezza pareti rocciose di ogni difficoltà.

Le vie ferrate del Pollino

Vie ferrate Parco PollinoLe vie ferrate sono inserite nello splendido scenario del monte Sellaro, due vette con grandiosi panorami, falesie di calcare bianco con itinerari di roccia, boschi di faggi, lecci, pini e abeti, grotte sulfuree come la Grotta delle Ninfe, carsiche come la grotta profondissima dell'Abisso del Bifurto, il suggestivo santuario di Santa Maria delle Armi di Cerchiara, risalente al 1100 e la forra del torrente Caldanello, sulla cui parte alta è arroccato il paesino di Cerchiara di Calabria.
La via ferrata del Caldanello o Ferrata della Gravina, è costituita da due tratti attrezzati sugli opposti costoni di roccia che sovrastano il torrente Caldanello. Il tratto sottostante i ruderi dell’antico castello di Cerchiara è tecnicamente il più facile, ha una durata di circa 1 ora e mezzo, ma la via può essere classificata a tratti come "difficile o pericolosa", per via dei tratti di cavo senza pioli intermedi un pò troppo lunghi, quindi bisogna sempre essere accompagnati da istruttori qualificati.
L’altra via è la Ferrata del Raganello, anche detta via delle capre perché molto frequentata da questi animali che sono degli splendidi arrampicatori. La via percorre la spettacolare parete nord sovrastante le gole del fiume Raganello, ovvero la Timpa del Demanio, con una lunghezza complessiva di circa 3 km ed offre scenari straordinari ed emozioni fortissime, soprattutto nei passaggi verticali più esposti, dove si resta sospesi nel vuoto a 400 metri di altezza dal canyon sottostante. A fine percorso si potrà godere di un panorama unico sul canyon del Raganello e sul borgo di Civita, rimasto intatto come ai tempi della sua primaria costruzione.

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