Il magico sentiero delle sette pietre nelle Dolomiti lucane
Esistono luoghi magici, che, quando li raggiungi, ti trasportano all’interno di una fiaba, con sentieri misteriosi, rocce incantate e personaggi del bosco. Uno di questi luoghi è il Sentiero delle sette pietre, nelle Dolomiti lucane, un paesaggio con scenari maestosi e mozzafiato.
Dove si trova il sentiero delle sette pietre?
Il sentiero delle sette pietre unisce Castelmezzano a Pietrapertosa, entrambi inseriti tra i borghi più belli d’Italia, in uno sperduto angolo d’Italia che il giornalista Lee Marshall descrive come un posto incredibile, “progettato non da un urbanista ma da un gigante che ha preso un agglomerato di casette e le ha messe tra le rocce”. C’è un leggero dislivello da considerare, si parte dai 770 metri di Castelmezzano, si scende a 660 metri a valle dove scorre il torrente Caperrino, per poi salire ai 920 metri di Pietrapertosa. La passeggiata è lunga 2 chilometri e dura circa due ore poiché prevede sette tappe, il cammino si svolge nel bosco e attraversa la valle dove il torrente Rio di Caperrino ha scavato gole profonde e suggestive, si snoda tra torri naturali, pinnacoli, boschi e ruscelli, guglie rocciose antiche di 15 milioni di anni, che nel tempo hanno creato sagome fantasiose, come aquile, civette, incudini....
Cosa è il sentiero delle sette pietre?
Il percorso delle sette pietre fa parte di un progetto che recupera un antico camminamento dei contadini nel loro spostarsi da un borgo all’altro e fa rivivere antiche leggende lucane, miti, racconti popolari tramandati oralmente per generazioni e infine raccolti nel libro di Mimmo Sammartino “Vito ballava con le streghe”. Lungo il sentiero la narrazione diventa forma, suono, evocazione, racconto. Il nome del sentiero è dato dal fatto che ogni tappa è indicata da una scultura in pietra dove è incisa una storia. Ogni scultura indica un segno: destino, incanto, sortilegio, streghe, volo, ballo e delirio. Ad ogni tappa corrisponde uno spazio scenografico allestito che rappresenta una sequenza del racconto ed un’ambientazione sonora che avvolge lo spettatore nella magia del mito e della natura. Al passaggio dei camminatori, le pietre prendono vita e riproducono i suoni, la musica, le storie tratte dal libro di Sammartino. Nella tappa centrale, quella delle streghe, viene proposta la narrazione per intero con elementi di suggestione scenografica e sonora.
Lungo il vecchio tratturo, il visitatore potrà fruire di tre percorsi in parallelo:
La passeggiata letteraria
La fruizione del paesaggio e del percorso tematizzato in compagnia di frammenti narrativi tratti da “Vito ballava con le streghe”;
Il percorso “visionario”
La scoperta di un itinerario articolato in 7 installazioni artistiche che riprendono l’immaginario popolare condiviso;
L’itinerario paesaggistico
Teso a scoprire le peculiarità del paesaggio naturale lungo un percorso articolato su aree di sosta posizionate negli intervalli tra le diverse tappe.
Elaborazione e Direzione Artistica del Maestro Rocco Falciano