🍂 Equinozio d’Autunno 2025: miti, tradizioni e feste del 22 settembre

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Settembre 2025

Introduzione

Il 22 settembre 2025 alle ore 20:19 (ora italiana, CEST) il Sole raggiunge un punto preciso della sua traiettoria celeste: l’Equinozio d’Autunno. È il momento in cui giorno e notte hanno quasi la stessa durata e la Terra si prepara ad accogliere la stagione dei colori caldi, dei raccolti e delle sagre.
Un fenomeno astronomico che da millenni affascina l’uomo, diventando simbolo di equilibrio e cambiamento. Dall’antica Grecia al Giappone, dai culti celtici alle feste popolari italiane, l’equinozio è stato celebrato in mille forme diverse.

1. Cos’è l’Equinozio d’Autunno

L’equinozio si verifica quando il Sole attraversa l’equatore celeste, cioè la linea immaginaria che divide l’emisfero boreale da quello australe. In quel momento i raggi solari illuminano la Terra in modo quasi uniforme, garantendo un equilibrio tra ore di luce e ore di buio.
Dopo l’equinozio, nell’emisfero nord le giornate iniziano ad accorciarsi e si avvicina l’inverno; nell’emisfero sud, invece, comincia la primavera.

2. Perché l’equinozio ha una data variabile

L’equinozio non cade sempre nello stesso giorno e alla stessa ora. Il motivo è legato a tre fattori:

  • L’anno solare non dura esattamente 365 giorni, ma circa 365 giorni, 5 ore e 48 minuti. Questa differenza porta a piccoli slittamenti di calendario.

  • Gli anni bisestili compensano lo sfasamento, ma contribuiscono a rendere l’equinozio “mobile” entro una finestra di 2-3 giorni.

  • L’inclinazione dell’asse terrestre e l’orbita ellittica fanno sì che gli equinozi possano verificarsi tra il 21 e il 23 settembre.

Nel 2025, ad esempio, l’equinozio cade il 22 settembre alle 20:19, mentre in altri anni è avvenuto il 23 settembre.

3. L’Equinozio nei miti antichi

Grecia: Persefone e il ciclo delle stagioni

Il mito di Persefone, figlia di Demetra, racconta il ciclo della natura: rapita da Ade e costretta a vivere sei mesi all’anno negli inferi, Persefone segnava con il suo ritorno la primavera e con la sua discesa l’autunno.

Roma: Cerere e i riti del raccolto

Per i Romani, l’equinozio era legato a Cerere, dea delle messi. Si organizzavano riti e banchetti per ringraziare gli dei del raccolto e augurarsi abbondanza.

Celti: la festa di Mabon

Per i popoli celtici, l’equinozio (chiamato Mabon) rappresentava il tempo del raccolto e dell’equilibrio cosmico. Era il momento di bilanciare luce e oscurità, ringraziare la terra e prepararsi all’inverno.

Nord Europa: Odino e il tempo dell’oscurità

Nelle tradizioni nordiche, l’equinozio era un passaggio verso la stagione buia, celebrata con banchetti e sacrifici a Odino per ottenere saggezza e protezione.

4. Tradizioni popolari in Italia

  • Vendemmia: settembre è il mese dell’uva, e l’equinozio coincide con le feste della raccolta e le sagre del vino.

  • Castagne e raccolti: simbolo dell’autunno montano, anche le castagne iniziano ad apparire nelle sagre locali.

  • San Michele (29 settembre): tradizionalmente associato alla protezione e ai cambi di stagione, era il giorno in cui scadevano i contratti agricoli e si iniziava un nuovo ciclo.

  • Proverbi contadini: “Dopo San Michele il contadino fa le somme”, a ricordare che il tempo del raccolto è giunto al termine.

5. Feste nel mondo

Giappone: l’Higan

In Giappone, l’equinozio è una festa nazionale. L’Higan è un periodo di sette giorni in cui si visitano le tombe degli antenati, si praticano la meditazione e la riflessione spirituale. È un momento di ricongiungimento familiare e di introspezione.

Messico e i Maya

A Chichén Itzá, la piramide di Kukulkán diventa protagonista: durante l’equinozio, le ombre proiettano l’immagine di un “serpente di luce” che sembra scendere lungo i gradini. Un fenomeno che dimostra l’incredibile conoscenza astronomica dei Maya.

Inghilterra: celebrazioni neopagane

Gruppi neopagani e wiccan celebrano l’equinozio come festa di Mabon, un tempo di equilibrio e gratitudine. Raduni e rituali si svolgono ancora oggi nei pressi di Stonehenge e Glastonbury.

Altre culture

  • India: feste legate ai cicli agricoli e ai raccolti.

  • Stati Uniti: celebrazioni moderne dell’Equinox come festival culturali e musicali, spesso legati all’ecologia e al ritorno alla natura.

6. Significato simbolico

Oltre all’aspetto astronomico, l’equinozio è un simbolo universale di equilibrio e transizione.

  • Equilibrio tra luce e oscurità.

  • Passaggio tra estate e inverno.

  • Momento di riflessione e rinnovamento personale.

Molte culture invitano, in questo giorno, a pratiche spirituali: meditazione, introspezione, ringraziamento per i frutti ricevuti e preparazione al cambiamento.

7. Eventi e celebrazioni oggi

  • Sagre autunnali: vino, castagne, tartufi, feste del raccolto in tutta Italia.

  • Eventi astronomici: osservazioni guidate in planetari e osservatori.

  • Pratiche spirituali: meditazioni collettive, yoga e riti neopagani.

  • Turismo esperienziale: sempre più viaggiatori cercano esperienze legate alla natura e alla stagionalità.

Conclusione

Il 22 settembre 2025 alle 20:19 il mondo vive un momento di equilibrio unico: l’Equinozio d’Autunno. Non è solo un evento astronomico, ma un’occasione per celebrare il legame profondo tra uomo e natura.
Che sia osservando le stelle, partecipando a una sagra o semplicemente camminando tra i colori dei boschi, l’equinozio ci invita a fermarci e a riscoprire l’armonia.

Come scrisse Albert Camus: “L’autunno è una seconda primavera, quando ogni foglia è un fiore”.

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