La bellezza naturalistica del sud ovest della Basilicata

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Aprile 2023
Tatjana

Nel territorio a sud di Potenza la Basilicata possiede una ricchezza naturalistica importantissima: il Parco Nazionale Val d’Agri, le Piccole Dolomiti lucane e poi condivide con la Calabria il Parco nazionale del Pollino, con i suoi scenari fantastici.
La Val d'Agri è considerata una delle valli più belle dell'Italia meridionale, poco frequentata, conserva un territorio  selvaggio ed incontaminato, habitat ideale di  specie come la cicogna, la lontra o il nibbio reale e poi di coloratissime orchidee e di maestosi faggi, dove non è raro imbattersi in animali in libertà. La valle è disseminata di borghi di epoca romana e medievale, tra cui segnaliamo Guardia Perticara, tra i Borghi più belli d’Italia, con i suoi vicoli ripidi e stretti che attraversano le case in pietra arroccate le une sulle altre. Guardia PerticaraViggiano perché sede del Santuario della Madonna Nera, venerata in tutta la regione e che richiama migliaia di fedeli nella prima domenica di maggio quando la statua viene portata dal paese sulla cima del monte, nella cappella di Santa Maria fuori le Mura e nella prima domenica di settembre, quando fa ritorno presso il Santuario di Viggiano. Particolare è la statua lignea di stile bizantino, ma con la copertura in oro zecchino risalente agli anni della dominazione spagnola che la rende molto simile alla Madonna di Montserrat. La tipica coloritura bruna fu invece scelta dalle genti locali, che con questo colore volevano identificarla come la madre dell’intera Umanità d’Oriente e Occidente. Una grande prova di tolleranza ed inclusività di cui forse il mondo contemporaneo ha ancora molto bisogno.
Il Parco Nazionale del Pollino richiama il paesaggio alpino, con un’alternanza di cime altissime e rocciose, dirupi, gole profondissime, grotte carsiche, prati, pascoli di alta quota, borghi anche qui tra i più belli d’Italia, come Viggianello, dove si possono ancora incontrare i cervi ai confini del borgo. Numerose sono le attività en plein air offerte nei territori del Parco, dal trekking alla scoperta del pino loricato, simbolo del Pollino, alle passeggiate sui sentieri delle erbe e dei fiori colorati fino ai belvederi mozzafiato, alla raccolta dei funghi e delle castagne, le ciaspolate, l’acquatrekking, il river walking, le degustazioni con i prodotti freschi dei pastori, il torrentismo, la buona cucina lucana.
Le piccole dolomiti lucane sono una realtà unica, non solo nel sud, ma in tutta Italia. Inserite nel parco naturale di Galipoli Cognato, a cavallo tra le due province di Potenza e Matera, hanno guadagnato questo appellativo grazie alla presenza delle caratteristiche vette di Castelmezzano e Pietrapertosa e del paesaggio mozzafiato che esse disegnano. In primavera si resta abbagliati dalla bellezza della fioritura di anemoni, ciclamini e viole, mentre in alto nel cielo volano il falco pellegrino, la poiana e il nibbio e nidifica la cicogna nera. L’attrazione principale è rappresentata sicuramente dal volo dell’angelo che si pratica tra i due comuni di Castelmezzano e Pietrapertosa, in uno scenario ritenuto unico in Europa, per l’altezza e per le guglie e le sagome di roccia che richiamano al mondo animale. Ma le due località offrono molto altro ancora, entrambe rientrano nel circuito dei borghi più belli d’Italia. Il fascino di Castelmezzano si mostra già dall’accesso, vi si entra, infatti, da una galleria scavata nella roccia, dopo aver superato la spettacolare gola del Rio di Caperrino e ci si trova davanti un piccolo presepe arroccato, un borgo tipicamente medievale, case con tetti a lastre di pietra arenaria incastrate in una conca ed inserite nella roccia, scale ripide che si aprono tra i vicoli e che portano alle vette sovrastanti da dove si godono meravigliosi panorami.
Pietrapertosa deriva dal termine Petraperciata, cioè "forata" per la presenza di una rupe forata da parte a parte e tutto in questo borgo medievale indica una simbiosi strettissima tra l’uomo e la roccia che lo ospita. La roccia diviene parete delle case e scalinate degli stretti vicoli. Pietrapertosa risulta il comune più alto della Basilicata, con i suoi 1088 m di altitudine e non si può non salire al Castello che conserva, ancora oggi, l’antico nome saraceno di "Arabat" e dove ci si sente sospesi tra terra e cielo.
ViggianelloOltre al volo dell’Angelo è possibile fare, anche tra il volo d’andata e quello di ritorno, altre esperienze particolari: il percorso delle sette pietre, un antico sentiero contadino di circa 2 km, che collega i Comuni di Pietrapertosa e Castelmezzano, che trae ispirazione dai racconti, tramandati oralmente fra le generazioni ed ogni tappa diventa una storia incisa sulla pietra. La via ferrata è un percorso attrezzato realizzato per rendere fruibile la scalata delle Dolomiti lucane anche a chi non è scalatore brevettato, con l’ausilio di camminamenti e supporti, si divide in due tratti collegati tra loro da un ponte nepalese, un’esperienza da provare assolutamente, almeno per i più avventurosi. La Gradinata Normanna si trova a Castelmezzano, realizzata su una delle guglie dolomitiche, è una scala di 54 gradini, scavata nella roccia, che conduceva ad un posto di vedetta dell’antico castello, da dove veniva sorvegliata tutta la sottostante valle del Basento. In estate è possibile salire in tutta sicurezza, imbracati con un kit da ferrata ed accompagnati da un operatore esperto, ma sicuramente non bisogna soffrire di vertigini o temere l’altezza. Per chi è in grado di vivere questa salita, il panorama di cui si gode ripaga in maniera grandiosa. Infine, nei mesi di luglio ed agosto, viene proiettato lo spettacolo della Grande Madre, Spettacolo Polimediale Notturno, proiettato sulle rocce dell’Antica Fortezza. Una storia narrata con parole, luci e suoni, fra le pieghe delle rocce dell’antico castello.

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