Scilla: un gioiello sul mare dello Stretto di Messina

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Gennaio 2023
Tatjana

Scilla - quartiere di ChianaleaArroccato su di un suggestivo promontorio, “porta d’ingresso” allo stretto di Messina, lì dove mar Ionio e mar Tirreno si incontrano, arrivando dall’Autostrada del Sole il borgo di Scilla si scorge tra le pendici dell’Aspromonte e il blu profondo del mare della Costa Viola, così chiamata da una citazione di Platone che scrisse: “Ogni cosa si tinge con le diverse tonalità del colore viola, dando vita ogni sera, con i suoi spettacolari riflessi, ad una visione sempre nuova.”
Il nome stesso della località richiama ad antichi eventi mitologici, laddove si narra che la maga Circe trasformò la ninfa Scilla in un orrendo mostro senza cuore, pronto a divorare tutti i naviganti che attraversavano quelle acque ed anche Omero ne narra nell’Odissea, quando Ulisse si fa legare all’albero della sua nave per passare indenne attraverso lo stretto di Scilla e Cariddi.

I quartieri di Scilla 

Idealmente Scilla è divisa dal castello dei Ruffo in tre quartieri, Marina Grande, Chianalea e San Giorgio, tutti ugualmente pittoreschi ed unici, seppur con differenti attrattive agli occhi dei viaggiatori.
Consigliamo di lasciare l’auto nel quartiere di San Giorgio ed iniziare da qui la visita di Scilla, dal centro storico, caratterizzato dalla grande piazza che ospita la chiesa del XV sec. di San Rocco, patrono della città, ma soprattutto dal Belvedere di San Rocco, non l’unico punto panoramico, ma sicuramente una delle viste più incantevoli e mozzafiato sullo stretto di Messina, la Sicilia e le Isole Eolie. Da qui si arriva facilmente al Castello dei Ruffo, altro punto panoramico, che permette di ammirare le mille sfumature di viola che colorano il cielo al tramonto. Lungo il percorso, una tappa è d’obbligo alla chiesa Matrice, decorata all’interno con stupendi mosaici, mentre sei colonne ioniche all’esterno le donano una solenne maestosità.

Scilla - Marina Grande

Il Castello di Scilla e Chianalea

Il Castello dei Ruffo è sicuramente un segno distintivo di Scilla, il primo che si vede arrivando, poiché si erge sulla roccia a picco sul mare. Costruito addirittura nel 493 a.C., diviene poi una fortezza militare, prima di essere la residenza privata dei nobili Ruffo ed infine bene demaniale dello Stato. Ha ospitato anche il faro di Scilla, custodito al suo interno e proprietà della Marina militare. Oggi è sede del Centro regionale per il recupero dei centri storici calabresi ed è visitabile. Se ne possono ammirare i bastioni e le feritoie, i torrioni, due cortili interni, un grande scalone di accesso, il posto di guardia, il faro dell’Ottocento e le diverse sale utilizzate per mostre e convegni. A questo punto si può solo scegliere se ammirare i colori unici del tramonto dalla sommità del castello o scendere lungo le stradine del quartiere Chianalea, borgo nel borgo, e guardare il sole che scende nel mare nello scenario delle barchette che dondolano dolcemente sulle acque. Antico quartiere dei pescatori, passeggiando tra i suoi vicoli che arrivano direttamente in acqua, vi si respira la vera anima di Scilla: casette colorate unite da caratteristiche arcate e poste direttamente sugli scogli, barche, reti, pescatori, gatti e gabbiani, che sembrano fare parte di un dipinto, le sono valse l’appellativo di “piccola Venezia calabrese”. La leggenda narra che Chianalea fu costruita nel 456 d.C. da alcuni Troiani ed il suo nome deriva da “piano delle galee” dal nome dato ad antiche imbarcazioni, oppure da Canalea, ovvero i suoi canali.
Una tappa è d’obbligo allo “scaro Alaggio”, dove i pescatori riparano le loro barche e le loro reti e su cui si affaccia Palazzo Scategna antica residenza nobiliare con balconi in pietra squadrata disposti su tre piani. Nelle vicinanze si può ammirare Villa Zagari, un edificio degli anni Trenta in stile eclettico, Palazzo Giordani, costruito nel 1543, Casa Ruffo del ‘300 e la Chiesa di San Giuseppe Chianalea, oltre alle tante fontanelle artistiche disseminate nel borgo. Cala delle Feluche è il solo lido nella zona di Chianalea.

Marina Grande di Scilla

Dal lato opposto a Chianalea si trova Marina Grande, la zona turistica di Scilla, dove troviamo il bel lungomare con negozi, localini tipici, lidi balneari e gli 800 mt. di litorale con un’acqua sempre limpidissima grazie al fondale ciottoloso e roccioso, di una bellezza mozzafiato. Per la sua bellezza e per le leggende mitologiche nate intorno a Scilla, è chiamata “spiaggia delle Sirene”.  Dal 2021 è attivo il collegamento in ascensore tra piazza san Rocco e Marina Grande, al costo di un euro. Continuando oltre Marina Grande si arriva alla scogliera di Punta Pacì, un vero paradiso per gli amanti di diving e snorkeling. A chi ama la tranquillità estrema, consigliamo Cala delle Rondini, una piccola baia circondata dalla natura, raggiungibile facilmente via mare e con maggiore difficoltà via terra, pertanto poco frequentata. Visitabile la Grotta delle Rondini. A 5 Km da Scilla si trova la spiaggia di Favazzina, con sabbia fine e acqua bassa, ideale per i bambini.Scilla - Foto aerea

Infine, non può mancare un accenno alla gastronomia, eccellenza culinaria di Scilla (ma di tutta la Costa Viola) è il pescespada, proposto in tantissime varianti. Nella prima settimana di agosto di ogni anno viene organizzata la frequentatissima “Sagra del Pescespada” a Chianalea.

Nel sabato e domenica successivi al 16 agosto, invece, troverete la Festa di San Rocco: per le vie di Scilla si svolgono processioni con la statua del santo e la tradizionale “ntorcia”, poi domenica sera è il momento del “Trionfino”, la parte finale della festa in cui, nella piazza di San Rocco, la statua viene portata in spalla di corsa dai portatori sotto una pioggia di fuochi d’artificio: un’atmosfera davvero suggestiva.

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