Il paesino arbëreshë di Civita e le sue particolari Case Parlanti

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Dicembre 2022
Anna

Civita è un comune calabrese di origine albanese adagiato come un nido d’aquila in una vallata sulle pendici del massiccio del Pollino a dominare le gole del Raganello ma anche i riflessi luminosi del mar Jonio che si intravede all’orizzonte.

Vista di Civita

Fondata nella seconda metà del 1400 da gruppi di albanesi in fuga dall’occupazione turco-ottomana dei balcani, è uno dei 25 comuni arbëreshë della provincia di Cosenza e conserva ancora oggi l’identità e le tradizioni albanesi, la lingua, i costumi tradizionali, il rito religioso greco-bizantino.

L'architettura e i comignoli di Civita

L’insediamento di Civita è tra i meglio conservati della Calabria, con una struttura urbanistica fatta di viuzze e piazzette che si intrecciano le une alle altre. La “gjitonia” (traducibile dal greco con il termine “vicinato”) rappresenta l’unità più piccola del tessuto sociale: una piazzetta su cui si affaccia un gruppo di case e che rappresenta un punto di incontro in cui ci si ferma a conversare, a ricamare ed a condividere il tempo libero. I vicoletti sono chiamati “rughe”, procedono in salita ed in modo circolare verso le piazzette. Qua e là si trovano fontane ottocentesche in pietra.  

Comignolo di Civita

L’architettura del tutto particolare è presto visibile all’occhio del visitatore: sui tetti delle case spiccano strani comignoli dalle forme minacciose, realizzati nei secoli per tenere lontani gli spiriti maligni. Non si sa quando sia cominciata questa usanza, si suppone sul finire del ‘600, ma l’estro dei mastri muratori ha dato vita a delle vere e proprie opere d’arte (una cinquantina in totale) protese verso il cielo.

Le "Case Parlanti" o "Case Kodra" di Civita

Passeggiando per il centro non si può non notare la presenza di alcune case dall’ architettura molto particolare: sono le “case parlanti” o “case Kodra”, in onore del pittore albanese di fama internazionale Ibrahim Kodra. Queste casette dall’aspetto antropomorfo richiamano infatti le linee e le forme del pittore postcubista. La loro facciata ricorda un volto umano in cui il grande portone del pian terreno rappresenta una bocca spalancata; su di esso si erge una canna fumaria esterna che punta verso il tetto e rappresenta il naso, ai lati del quale sono posizionate in modo perfettamente simmetrico le due piccole finestrelle poste al primo piano dell’abitazione, le quali sembrano due occhi attenti.

Civita - Casa Kodra
 

Il "ponte del diavolo" di Civita

Altra caratteristica attrazione del borgo di Civita è il “ponte del diavolo”, un ponte medievale in pietra che sovrasta le altissime gole del Raganello, realizzato ad un’unica arcata per una lunghezza di 36 metri ad un’altitudine di 260. Visto il punto assolutamente impervio in cui è stato costruito, nei secoli la popolazione ha dato vita ad alcune credenze popolari relativamente alla sua realizzazione ad opera del diavolo in persona.

Civita fa parte dell’associazione de “I Borghi più belli d’Italia” ed ha ricevuto la Bandiera Arancione come marchio di qualità turistico-ambientale dal Touring Club Italiano.

Se passate da queste parti dovete provare assolutamente la cucina tipica che mescola tradizioni albanesi e calabresi dando vita a piatti genuini e ricchi di sapore, ma anche farvi affascinare dai costumi tipici albanesi, considerati tra i più belli delle raccolte internazionali, realizzati in ricchi tessuti di seta e raso con colori vivaci e laminati in oro, ornati con pizzi e merletti: il simbolo di un forte legame degli abitanti con il proprio passato e di una coscienza etnica collettiva.

 

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