L’unico comune della Basilicata ad affacciarsi sul Tirreno è Maratea, uno splendido centro costiero caratterizzato da insenature, secche e grotte, nel Golfo di Policastro. Maratea è conosciuta come la città delle 44 chiese, un incredibile patrimonio artistico e culturale, racchiuso in una città affascinante e ricca di storia. Di fronte alla città l’Isola di Santo Janni, circondata nei fondali da numerose ancore ed anfore di epoca romana. Sull’isola vive una particolare lucertola di colore azzurro, conosciuta proprio come Drago di Santo Janni, una specie tutelata. A nord di Maratea la frazione di Acquafredda, dominata dal monte Serra del Tuono, presenta grandi pareti rocciose che cadono a strapiombo sul mare. Splendide anche le spiagge di Arginarra e Luppa, Grutta d’a Scala, dove è possibile ammirare la suggestiva Grotta dei Pipistrelli, Portacquafridda, Pretacaduta e la Spiaggia della Monaca. Ad Acquafredda a picco sul mare sorge Villa Nitti, un edificio in stile neogotico veneziano, divenuto simbolo della città. I ruderi del Castello di Castrocucco sono ancora visibili, malgrado il pessimo stato di conservazione. Tra le varie torri a scopo difensivo, sono ancora visibili la Torre dei Crivi e la Torre di Acquafredda. Altre torri sono legate a leggende popolari, come la cosiddetta “Apprezzami l’asino” che ricorda un episodio in cui due contadini si incontrarono in una stretta via, nella quale non passavano i due animali e dovettero scegliere quale dei due far passare e quale gettare in mare. Maratea è immersa in una ricca vegetazione mediterranea, con un patrimonio naturalistico sia terrestre che marino di notevole interesse. Praterie di posidonia oceanica, grotte marine sommerse e semisommerse, scogliere ricche di vegetazione. A Marina di Maratea si trova la Grotta delle Meraviglie, nella quale si possono ammirare stalattiti e stalagmiti. Simbolo della città è il Cristo Redentore, una statua alta 21 metri con l’apertura delle braccia di 19 metri, seconda come dimensioni alla celebre statua del Cristo di Rio de Janeiro. La statua è stata posata nel 1965 sulla sommità del Monte San Biagio, realizzata dallo scultore fiorentino Bruno Innocenzi. Dalla statua è possibile ammirare il panorama circostante in tutta la sua bellezza.
Nell’entroterra da visitare il bellissimo borgo di Rivello, conosciuto come città presepe, che domina lo scenario costiero grazie alla sua posizione panoramica. Le antiche case del borgo sono ben conservate, impreziosite da palazzi nobiliari, cappelle e chiese. Una parte del borgo si affaccia sul fiume Noce, mentre l’altra parte si affaccia al Monte Sirino.
A Trecchina è possibile gustare il pane, che ha la particolarità di conservarsi fino ad un settimana. Questa qualità di pane era stata ideata dai pastori, i quali durante i lunghi periodi di transumanza potevano mangiare il pane preparato qualche giorno prima, che si presentava comunque fragrante. Trecchina è una meta molto amata da chi apprezza la montagna ed il mare, essendo la distanza molto contenuta. Da visitare il Castello- Palazzo Baronale risalente al XVI secolo.