Introduzione
Nel cuore di Ortigia, l’isola antica di Siracusa, c’è un luogo che racchiude in sé storia, natura e mito: la Fonte Aretusa. A pochi metri dal mare, tra mura antiche e vedute spettacolari, sgorga una sorgente d’acqua dolce che da secoli affascina viaggiatori, poeti e storici.
Il mito di Aretusa
Secondo la mitologia greca, Aretusa era una ninfa del seguito di Artemide. Inseguita dal dio fluviale Alfeo, chiese aiuto alla dea, che la trasformò in una sorgente. La leggenda vuole che il fiume Alfeo, dopo un lungo viaggio sotterraneo dal Peloponneso, riemerga proprio a Siracusa per unirsi alla sua amata.
Una storia che unisce amore, fuga e metamorfosi, rendendo la fonte un simbolo di poesia e romanticismo.
La fonte nella storia
La Fonte Aretusa è stata citata da scrittori antichi come Virgilio e Ovidio, ed è sempre stata un punto centrale della vita di Ortigia.
In epoca greca e romana era utilizzata come risorsa idrica; nel Medioevo come punto strategico per la città fortificata. Oggi è un monumento naturale visitabile e accessibile liberamente.
Un ecosistema unico
All’interno della fonte cresce spontaneamente il papiro, pianta tipica delle zone paludose, rarissima in Europa.
Pesci e anatre popolano lo specchio d’acqua, creando un microcosmo che sorprende chi visita Ortigia. Il contrasto tra l’acqua dolce e il mare salato a pochi metri di distanza è uno dei tratti più suggestivi.
Visitare la Fonte Aretusa
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📍 Dove si trova: sul lungomare di Ortigia, a pochi passi da Piazza Duomo.
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🕐 Accesso: sempre visitabile, è uno dei luoghi più fotografati della città.
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🎒 Consiglio di viaggio: abbinate la visita a una passeggiata al tramonto sul lungomare, con vista sul porto grande di Siracusa.
Curiosità letterarie
La Fonte Aretusa ha ispirato secoli di poesia. Gabriele D’Annunzio le dedicò versi, così come scrittori stranieri incantati dal suo fascino, tra cui Goethe durante il suo “Viaggio in Italia”.
Conclusione
La Fonte Aretusa è più di una sorgente: è un luogo che unisce mito, natura e storia, rendendo Ortigia una meta indimenticabile. Chi la visita non porta via solo fotografie, ma il ricordo di una leggenda che continua a vivere nelle acque cristalline di Siracusa.