Una delle attrazioni turistiche più interessanti da non perdere in Calabria è la tratta ferroviaria del Trenino della Sila. Si tratta di un viaggio nel passato, reso possibile solo da qualche anno grazie all’impegno di Ferrovie della Calabria che ha riabilitato la locomotiva a vapore FCL 353 della Borsig dei primi anni del ‘900 ed organizzato il percorso nell’incantevole scenario del Parco Nazionale della Sila.
Il percorso su rotaie a scartamento ridotto, lungo poco più di 13 km, è parte della ferrovia dismessa tra Cosenza e San Giovanni in Fiore (tratta completata 60 anni fa). Il trenino parte oggi dalle stazioni di Moccone (1300 mt s.l.m.) o Camigliatello Silano, nota località sciistica e attraversa stupendi paesaggi, fitti boschi verdi in estate ed innevati in inverno, ampie vallate. I viaggiatori possono godersi lo spettacolo dai finestrini di vecchi vagoni storici con sedili in legno, il tutto tra gli sbuffi ed i fischi suggestivi della locomotiva a vapore. Alla stazione di Camigliatello Silano è previsto il rifornimento d’acqua, poi si riparte attraversando il viadotto Camigliati lungo 166 mt, in un percorso tutto in salita, passando per le stazioni di Croce di Magara, Sculcà e Righio. In questa fase del percorso si potrà godere il paesaggio della valle del Crati e del Lago di Cecita. Infine, nell’ultima parte in forte pendenza, tra curve e controcurve, si giunge nella stazione a scartamento ridotto più alta d’Italia: San Nicola Silvana Mansio, a 1404 mt s.l.m., al momento capolinea del percorso (in attesa del ripristino dell’intera linea fino a San Giovanni in Fiore). La stazione di Silvana Mansio è dotata oltre che di rifornitore d’acqua, anche di una piattaforma girevole azionata a mano per girare la locomotiva a fine corsa e riportarla in testa al treno per il viaggio di ritorno.
Le corse sono programmate nei soli giorni di venerdì, sabato e domenica ed è necessario prenotarle, acquistando i biglietti da qui. Buon viaggio!