Quando l’autunno colora le colline di Umbria e Toscana di sfumature calde e dorate, i borghi tornano a riempirsi di profumi antichi.
Le castagne e il vino novello diventano protagonisti di sagre e feste popolari, unendo gusto, tradizione e convivialità.
Questa stagione è un invito a riscoprire la lentezza e i sapori autentici dell’Italia rurale, tra caldarroste, vini giovani e piatti tipici.
Le castagne: l’oro dei boschi appenninici
Le castagne hanno rappresentato per secoli una fonte di sostentamento per le popolazioni montane tra Umbria e Toscana.
Chiamate “il pane dei poveri”, erano utilizzate per dolci, zuppe e farine.
Ancora oggi, la loro raccolta scandisce il ritmo autunnale dei borghi appenninici, dando vita a feste e sagre dove l’aroma delle caldarroste si mescola a quello del vino nuovo.
Tra gli appuntamenti più noti:
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La Festa della Castagna di Morra (Città di Castello, PG)
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La Sagra del Marrone di Piancastagnaio (Siena)
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La Festa della Castagna di Marradi (Firenze)
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La Castagnata di Arcidosso, ai piedi del Monte Amiata
Durante queste celebrazioni, tra mercatini e prodotti tipici, non mancano mai i bicchieri di vino novello, il compagno perfetto per gustare le castagne arrostite.
Il vino novello: simbolo di festa e condivisione
Il vino novello è il primo frutto della vendemmia autunnale, pronto da bere già a inizio novembre.
Il suo sapore giovane, fresco e fruttato lo rende ideale per accompagnare piatti di stagione.
In Umbria e Toscana viene festeggiato con brindisi, sagre e cantine aperte, in particolare nel periodo di San Martino (11 novembre), quando “ogni mosto diventa vino”.
Tra le celebrazioni più rinomate:
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Cantine Aperte a San Martino in tutta l’Umbria
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Festa del Vino Novello di Torgiano (PG)
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San Martino a Montepulciano (SI), dove il vino si abbina a pane toscano, salumi e castagne
🍰 Ricetta tradizionale: il Castagnaccio toscano
Tra le tante ricette che celebrano le castagne, il Castagnaccio è forse la più iconica.
Un dolce semplice, povero e profumatissimo, nato tra Toscana e Umbria, preparato con pochi ingredienti genuini e dal profondo valore simbolico.
Ingredienti (per 6 persone)
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300 g di farina di castagne
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400 ml di acqua
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2 cucchiai di olio extravergine d’oliva
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2 cucchiai di zucchero (facoltativo)
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40 g di pinoli
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40 g di uvetta
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1 rametto di rosmarino
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Un pizzico di sale
Preparazione
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Setaccia la farina di castagne in una ciotola capiente.
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Aggiungi poco alla volta l’acqua, mescolando con una frusta per evitare grumi.
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Unisci lo zucchero (se desideri una nota più dolce) e un pizzico di sale.
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Aggiungi metà dell’uvetta (precedentemente ammollata) e metà dei pinoli.
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Versa l’impasto fluido in una teglia unta con olio extravergine.
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Distribuisci sulla superficie l’uvetta e i pinoli rimasti, insieme a qualche ago di rosmarino e un filo d’olio.
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Cuoci in forno statico a 200°C per circa 30–35 minuti, finché si forma una crosticina dorata in superficie.
Consiglio
Il castagnaccio va gustato tiepido o a temperatura ambiente, accompagnato da un bicchiere di vino novello o da un vino passito locale.
È un dolce che profuma d’autunno e di tradizione contadina, perfetto per concludere una cena tra amici.
L’abbinamento perfetto: castagne e novello
L’unione di castagne e vino novello è molto più che una semplice combinazione gastronomica: è un rito di stagione.
I sapori dolci e terrosi delle castagne si fondono con la freschezza del vino giovane, in un brindisi che celebra la natura, la terra e la convivialità.
Nei borghi umbri e toscani, le serate di novembre si accendono tra caldarroste fumanti, musica popolare e profumo di mosto.
Un’atmosfera che invita a rallentare, a riscoprire la semplicità e a vivere l’autunno con tutti i sensi.
Sapori, tradizioni e turismo esperienziale
Scegliere Umbria e Toscana in questo periodo significa vivere un’esperienza autentica di turismo del gusto.
Le cantine, i boschi di castagni e i piccoli borghi offrono itinerari perfetti per chi ama i sapori locali e la tranquillità.
Un viaggio tra vino, castagne e dolci antichi, per celebrare il lato più genuino dell’autunno italiano.

