🍂 Castagne e vino novello: sapori d’autunno tra Umbria e Toscana

09

Novembre 2025

Quando l’autunno colora le colline di Umbria e Toscana di sfumature calde e dorate, i borghi tornano a riempirsi di profumi antichi.
Le castagne e il vino novello diventano protagonisti di sagre e feste popolari, unendo gusto, tradizione e convivialità.
Questa stagione è un invito a riscoprire la lentezza e i sapori autentici dell’Italia rurale, tra caldarroste, vini giovani e piatti tipici.

Le castagne: l’oro dei boschi appenninici

Le castagne hanno rappresentato per secoli una fonte di sostentamento per le popolazioni montane tra Umbria e Toscana.
Chiamate “il pane dei poveri”, erano utilizzate per dolci, zuppe e farine.
Ancora oggi, la loro raccolta scandisce il ritmo autunnale dei borghi appenninici, dando vita a feste e sagre dove l’aroma delle caldarroste si mescola a quello del vino nuovo.

Tra gli appuntamenti più noti:

  • La Festa della Castagna di Morra (Città di Castello, PG)

  • La Sagra del Marrone di Piancastagnaio (Siena)

  • La Festa della Castagna di Marradi (Firenze)

  • La Castagnata di Arcidosso, ai piedi del Monte Amiata

Durante queste celebrazioni, tra mercatini e prodotti tipici, non mancano mai i bicchieri di vino novello, il compagno perfetto per gustare le castagne arrostite.

Il vino novello: simbolo di festa e condivisione

Il vino novello è il primo frutto della vendemmia autunnale, pronto da bere già a inizio novembre.
Il suo sapore giovane, fresco e fruttato lo rende ideale per accompagnare piatti di stagione.
In Umbria e Toscana viene festeggiato con brindisi, sagre e cantine aperte, in particolare nel periodo di San Martino (11 novembre), quando “ogni mosto diventa vino”.

Tra le celebrazioni più rinomate:

  • Cantine Aperte a San Martino in tutta l’Umbria

  • Festa del Vino Novello di Torgiano (PG)

  • San Martino a Montepulciano (SI), dove il vino si abbina a pane toscano, salumi e castagne

🍰 Ricetta tradizionale: il Castagnaccio toscano

Tra le tante ricette che celebrano le castagne, il Castagnaccio è forse la più iconica.
Un dolce semplice, povero e profumatissimo, nato tra Toscana e Umbria, preparato con pochi ingredienti genuini e dal profondo valore simbolico.

Ingredienti (per 6 persone)

  • 300 g di farina di castagne

  • 400 ml di acqua

  • 2 cucchiai di olio extravergine d’oliva

  • 2 cucchiai di zucchero (facoltativo)

  • 40 g di pinoli

  • 40 g di uvetta

  • 1 rametto di rosmarino

  • Un pizzico di sale

Preparazione

  1. Setaccia la farina di castagne in una ciotola capiente.

  2. Aggiungi poco alla volta l’acqua, mescolando con una frusta per evitare grumi.

  3. Unisci lo zucchero (se desideri una nota più dolce) e un pizzico di sale.

  4. Aggiungi metà dell’uvetta (precedentemente ammollata) e metà dei pinoli.

  5. Versa l’impasto fluido in una teglia unta con olio extravergine.

  6. Distribuisci sulla superficie l’uvetta e i pinoli rimasti, insieme a qualche ago di rosmarino e un filo d’olio.

  7. Cuoci in forno statico a 200°C per circa 30–35 minuti, finché si forma una crosticina dorata in superficie.

Consiglio

Il castagnaccio va gustato tiepido o a temperatura ambiente, accompagnato da un bicchiere di vino novello o da un vino passito locale.
È un dolce che profuma d’autunno e di tradizione contadina, perfetto per concludere una cena tra amici.

L’abbinamento perfetto: castagne e novello

L’unione di castagne e vino novello è molto più che una semplice combinazione gastronomica: è un rito di stagione.
I sapori dolci e terrosi delle castagne si fondono con la freschezza del vino giovane, in un brindisi che celebra la natura, la terra e la convivialità.

Nei borghi umbri e toscani, le serate di novembre si accendono tra caldarroste fumanti, musica popolare e profumo di mosto.
Un’atmosfera che invita a rallentare, a riscoprire la semplicità e a vivere l’autunno con tutti i sensi.

Sapori, tradizioni e turismo esperienziale

Scegliere Umbria e Toscana in questo periodo significa vivere un’esperienza autentica di turismo del gusto.
Le cantine, i boschi di castagni e i piccoli borghi offrono itinerari perfetti per chi ama i sapori locali e la tranquillità.
Un viaggio tra vino, castagne e dolci antichi, per celebrare il lato più genuino dell’autunno italiano.

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