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Luglio 26, 2024
Anna
Questa è la storia di una terra ricca di bellezze, di saperi e di tradizioni e di 3 ragazzi che hanno deciso di tornarvi e restarvi per ridare vita ad antiche conoscenze creando un’eccellenza legata al territorio e rispettosa della natura.
La storia della Gelsibachicoltura Calabrese
Siamo in Calabria: qui, nella provincia catanzarese, era un tempo molto diffusa e fiorente la produzione di seta (forse non tutti sanno che l’Italia a partire dal XII secolo divenne la maggior produttrice europea di seta). La città di Catanzaro aveva assunto l’appellativo di “capitale della seta” e tutto intorno si era sviluppato un intero circuito produttivo che andava dalla costa ionica a quella tirrenica definendo una vera e propria “via della seta calabrese”. Nelle campagne venivano coltivati i gelsi e si produceva la seta grezza che poi veniva tessuta nelle botteghe artigiane della città. La seta di qualità qui prodotta arrivò fino in Francia e vide il suo massimo splendore sul finire del 1800. Alcune fonti storiche testimoniano che nel piccolo paese di San Floro, alle porte di Catanzaro, le famiglie contadine allevavano milioni di bachi da seta di razza indigena.
Ed è proprio qui a San Floro che, nel 2014, tre giovani calabresi hanno fatto la scelta coraggiosa di restare nella loro terra e dalla terra, appunto, ripartire, con un progetto che punta tutto sulla tradizione, sulla tutela dell’ambiente e sullo sviluppo sostenibile. Prendendo in gestione un terreno comunale con 3500 piante di gelso di verietà Kokusò, hanno dato, anzi ridato vita all’antica filiera della gelsibachicoltura. Le foglie della pianta di gelso sono l’unica fonte di nutrimento per il baco da seta, un particolare tipo di bruco che, durante il periodo di metamorfosi, costruisce un bozzolo per proteggersi dagli agenti esterni. È da questi bozzoli che origina la seta.
Per conoscere tutti i segreti dell’arte serica i giovani hanno seguito orme e consigli di molti anziani calabresi e poi anche viaggiato in diverse realtà internazionali, alla scoperta delle tecniche della tradizione e dei metodi di lavorazione in Thailandia, in India e in Messico.
La tradizione al servizio della qualità
Il processo di lavorazione di Nido di Seta, così si chiama la cooperativa messa in piedi dai tre giovani, si basa su procedure tradizionali sia nella fase della trattura della seta (cioè la fase in cui i bozzoli vendono dipanati e magicamente tanti fili di seta, unendosi tra loro, danno vita ad un unico filo di seta lungo oltre 2 chilometri) che della tessitura che avviene su antichi telai a 4 licci.
Anche la tintura della seta avviene in modo del tutto naturale: sono utilizzati prodotti del territorio come il papavero, la cipolla di tropea, i fiori di ginestra, il mallo di noce, l’uva cirò e la stessa mora di gelso per dare colore al tessuto.
La mora di gelso trova ovviamente posto nella filiera produttiva anche come prodotto fresco tra maggio e giugno oppure trasformata in gustose confetture e liquori.
Dalle foglie e dai frutti del gelso vengono prodotte anche tisane e saponette, mentre i bozzoli possono essere utilizzati per efficaci scrub della pelle.
La seta viene utilizzata inoltre sia in campo tessile che in una nuova linea di gioielli che unisce i preziosi fili di San Floro con la bellissima ceramica di Squillace interamente decorata a mano.
Oggi questa bellissima realtà punta a diffondere questi saperi ed a regalare un esempio a chi ama la Calabria ma non sa come valorizzarla. Vengono organizzati periodicamente laboratori e visite guidate anche per le scuole e molti sono i progetti organizzati ogni anno, tra cui spicca “adotta un gelso” grazie al quale con poche decine di euro è possibile contribuire alla piantumazione di un gelso e riceverne poi i frutti sotto forma di confetture, tessili e cosmetici. Inoltre, è possibile visitare un interessantissimo Museo della Seta dove si trovano cimeli della storia sericola, antichi vestiti damascati, manufatti in seta greggia, attrezzi da laboratorio tessile, telai funzionanti, campionari delle tinte naturali e tante altre informazioni ed esposizioni relative al gelso ed al baco da seta.
Insomma, il Nido di Seta è un viaggio intorno alla gelsibachicoltura calabrese che coniuga natura, artigianato, gastronomia, arte e cultura, attirando ogni anno un grosso flusso turistico nazionale ed internazionale.