🎭 “La Macchina di Santa Rosa” a Viterbo: devozione, spettacolo e cuore medievale

25

Agosto 2025
Antonello Pudda

🕯 Un evento che accende il cuore della Tuscia

Ogni anno, la città medievale di Viterbo si prepara a un evento che incanta turisti e devoti da tutta Italia: la Macchina di Santa Rosa. Il 3 settembre, una torre alta oltre 30 metri, illuminata da centinaia di luci, attraversa il centro storico sorretta da 100 uomini detti “facchini”, portatori di un'emozione che fonde fede, spettacolo e identità.

Questa manifestazione, inserita nel patrimonio immateriale dell’UNESCO, rappresenta una delle tradizioni religiose e civili più affascinanti del nostro Paese.

🏛 Le origini: chi era Santa Rosa?

Santa Rosa nacque a Viterbo nel 1233. Figlia del popolo, si distinse per il suo spirito caritatevole e la profonda fede, che la portarono a difendere la Chiesa in un periodo di tensioni politiche. Morì a soli 18 anni, ma la sua devozione conquistò il cuore della città.

Il primo trasporto della Macchina risale al XVII secolo come forma di devozione collettiva: da allora, la tradizione è diventata simbolo dell’identità viterbese.

💪 I Facchini di Santa Rosa

Essere “facchino” non è un mestiere, ma una missione tramandata. I facchini si allenano per mesi, seguono regole severe e vengono scelti dopo prove di forza e resistenza. Durante il trasporto indossano la tradizionale divisa bianca con fascia rossa e berretta nera.

L’emozione, la tensione, il silenzio prima dell’“alzata” rendono questo momento carico di sacralità e pathos collettivo.

🌃 Il trasporto: tra spiritualità e spettacolo

La sera del 3 settembre, la Macchina parte da Porta Romana e percorre circa 1 km fino alla chiesa di Santa Rosa, attraversando i vicoli medievali e le piazze affollate. L’attuale struttura, chiamata “Gloria”, è opera dell’architetto Raffaele Ascenzi e pesa circa 5 tonnellate.

Le “alzate” – ovvero i momenti in cui la Macchina viene sollevata sulle spalle – avvengono in punti simbolici come Piazza del Comune e Piazza San Sisto, tra applausi, preghiere e un’atmosfera mozzafiato.

✨ Le Macchine più famose

Nel tempo, la Macchina ha cambiato aspetto, ma ha sempre mantenuto il suo simbolismo: una torre luminosa, slanciata verso il cielo, decorata con fiori, statue e simboli religiosi.

Tra le più iconiche:

  • Fiore del Cielo (1986)

  • Ali di Luce (2003)

  • Gloria (dal 2015, ancora in uso)

Ogni Macchina è un’opera d’arte a sé, frutto della creatività di artigiani, architetti e devoti.

🎨 Un patrimonio riconosciuto dall’UNESCO

Nel 2013, la Macchina di Santa Rosa è stata inserita nella lista UNESCO dei “Patrimoni orali e immateriali dell’umanità”, insieme ad altri grandi “trasporti” italiani come i Gigli di Nola, la Varia di Palmi e i Candelieri di Sassari.

Un riconoscimento che premia il valore storico, culturale e umano di questa tradizione.

📌 Informazioni utili per partecipare

Vuoi vivere dal vivo questa emozione? Ecco qualche consiglio:

  • Dove alloggiare: prenota con largo anticipo; Viterbo è affollatissima nei giorni precedenti al 3 settembre.

  • Dove posizionarsi: i punti migliori sono Piazza del Comune e Piazza San Lorenzo.

  • Cosa mangiare: approfitta per assaggiare la cucina viterbese: acquacotta, pignattaccia e i dolci di Santa Rosa.

  • Con bambini: meglio evitare i punti troppo affollati; alcune terrazze offrono una visuale privilegiata.

🔗 Link utili da leggere

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