Cala Goloritzè: gioiello della Sardegna orientale

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Settembre 2025

Tra le spiagge più celebri e iconiche della Sardegna, Cala Goloritzè è un piccolo paradiso situato nel comune di Baunei, nel cuore del Golfo di Orosei. Dichiarata Monumento Nazionale nel 1995 e patrimonio UNESCO, è famosa per il suo mare turchese, la sabbia bianca mista a piccoli ciottoli e l’imponente pinnacolo calcareo che domina la cala.

È una destinazione perfetta per chi ama la natura incontaminata e le avventure all’aria aperta: raggiungerla richiede infatti un po’ di trekking o una gita in barca, il che la rende ancora più esclusiva.

Dove si trova Cala Goloritzè

Cala Goloritzè si trova lungo la costa orientale della Sardegna, all’interno del Parco Nazionale del Golfo di Orosei e del Gennargentu. È incastonata tra alte falesie calcaree e si apre come una perla nascosta ai piedi del Supramonte di Baunei.

Coordinate: Baunei (NU), Sardegna Orientale.

Caratteristiche della spiaggia

Mare: cristallino con sfumature dal turchese al blu intenso.

Spiaggia: composta da sabbia bianca e piccoli ciottoli di marmo levigati dal mare.

Pinnacolo calcareo: alto circa 143 metri, è il simbolo della cala e meta di arrampicatori da tutto il mondo.

Fondali: perfetti per snorkeling, ricchi di fauna marina e trasparenze spettacolari.

Come arrivare a Cala Goloritzè

- A piedi (sentiero trekking da Su Porteddu)

Il percorso più famoso parte dall’altopiano del Supramonte di Baunei (località Su Porteddu).

Lunghezza: circa 3,5 km

Tempo: 1h30/2h in discesa (2h30/3h in salita al ritorno)

Difficoltà: medio-facile, adatto a escursionisti con un minimo di allenamento

Biglietto d’accesso: 6 € (per preservare l’ecosistema, accessi giornalieri limitati)

Consiglio pratico: portare acqua (non ci sono punti di ristoro), scarpe da trekking e partire la mattina presto.

- Via mare

È possibile raggiungere Cala Goloritzè anche via mare, partendo dai porti di Arbatax, Cala Gonone o Santa Maria Navarrese.
Attenzione: le imbarcazioni non possono attraccare sulla spiaggia (divieto di sbarco), ma solo sostare a circa 200 metri. Si arriva a nuoto o con piccole imbarcazioni autorizzate.

Quando visitarla

Periodo migliore: maggio, giugno e settembre, quando le temperature sono miti e la spiaggia meno affollata.

Estate (luglio e agosto): molto frequentata, ma gli ingressi contingentati aiutano a preservare la cala.

Autunno/primavera: ideali per il trekking, con colori e luci spettacolari.

Cosa fare a Cala Goloritzè

- Relax e bagni: godersi il mare cristallino e la tranquillità del luogo.

- Snorkeling: perfetto per esplorare i fondali ricchi di vita marina.

- Fotografia: la cala è uno dei luoghi più fotografati della Sardegna.

- Arrampicata: il pinnacolo calcareo è una delle mete più amate dai climber.

- Trekking nel Supramonte: la cala è punto di partenza/arrivo di escursioni più lunghe lungo la costa.

Consigli pratici

Portare acqua, cibo e ombrellone (non ci sono servizi).

Indossare scarpe da trekking, non sandali.

Prenotare l’accesso in anticipo nei mesi estivi.

Rispettare le regole del parco: niente rifiuti, divieto di campeggio.

Conclusione

Cala Goloritzè non è solo una spiaggia: è un simbolo della Sardegna selvaggia e incontaminata, un luogo che unisce mare e montagna in un paesaggio unico al mondo. Arrivarci richiede un po’ di fatica, ma la ricompensa è un angolo di paradiso che resterà impresso nella memoria di ogni viaggiatore.

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