Nel Salento, il confine tra mare e macchia mediterranea diventa poesia: qui scorrono coste frastagliate, pinete fragranti, calette segrete e storie millenarie.
Al centro di questo paesaggio straordinario c’è il Parco Naturale Regionale di Porto Selvaggio, custode di biodiversità, sentieri costieri e scorci mediterranei non troppo battuti.
E, poco più a est, sull’Adriatico, la Baia dei Turchi risplende come una gemma sabbiosa circondata da pini e dune, custode di leggende storiche e mare cristallino.
1. Il Parco Naturale di Porto Selvaggio: l’anima verde dello Ionio
Doverosa definizione
Il parco si estende nel territorio del comune di Nardò (provincia di Lecce), tra Gallipoli e Porto Cesareo, e comprende circa 400 ettari di costa e circa 200 ettari di pineta.
La vegetazione è dominata da pini d’Aleppo e macchia mediterranea, ma il paesaggio si apre tra falesie rocciose, grotte marine e calette nascoste.
Il trekking culturale-naturalistico
Uno degli itinerari più belli parte da Santa Caterina con una salita verso Torre dell’Alto, passando per la Grotta di Capelvenere, e poi scendendo lungo la costa fino alla Baia di Porto Selvaggio.
Altri percorsi proseguono fino a Torre Uluzzo, la Grotta del Cavallo e la costa rocciosa, offrendo scorci sul mare e momenti di immersione nella natura.
Un’escursione diffusa è il Sentiero dei Sapiens, che costeggia le falesie e attraversa luoghi con reperti archeologici.
Vita marina e attività possibili
Snorkeling e immersioni nelle grotte marine lungo la costa.
Tour in kayak che toccano grotte, torri costiere e anfratti rocciosi.
Visite in barca con soste presso calette e coste inesplorate.
2. Baia dei Turchi: contrasti Adriatici, dune e storia
Dove si trova
La Baia dei Turchi è adagiata sulla costa adriatica, circa 6 chilometri a nord di Otranto. Fa parte dell’Oasi protetta dei Laghi Alimini ed è inclusa tra i “Luoghi del Cuore” del FAI.
Spiaggia, natura e accesso
Ha una spiaggia di sabbia finissima e mare trasparente, incorniciata da dune e boschi di pini.
L’accesso avviene con una camminata di circa 800 metri dalla zona parcheggi, lungo un sentiero immerso nella pineta. In alta stagione è attiva una navetta per agevolare l’accesso.
La spiaggia è in parte libera e in parte dotata di stabilimenti balneari, con servizi essenziali per i visitatori.
Un nome carico di storia
Secondo la tradizione, la Baia prende il nome dallo sbarco dei guerrieri turchi durante l’assedio di Otranto del 1480. Quel momento doloroso della storia locale ha lasciato un’eredità nella memoria del luogo.
3. Itinerario suggerito: 2-3 giorni sul Salento costiero
Giorno 1 – Ionio selvaggio
Partenza da Santa Caterina / Nardò
Trekking verso Porto Selvaggio con tappa a Torre dell’Alto e Grotta Capelvenere
Relax in baia, snorkeling e bagno
Cena in agriturismo o ristorante locale
Giorno 2 – Costa e torri
Percorso lungo la scogliera fino a Torre Uluzzo
Giro in kayak o barca lungo la costa
Visita a piccoli borghi vicini per pranzo
Al tramonto, escursione breve verso Cala dell’Acquaviva
Giorno 3 – Trasferimento all’Adriatico
Attraversamento verso Otranto
Mattina alla Baia dei Turchi
Passeggiata nei Laghi Alimini
Cena e pernottamento a Otranto
4. Consigli utili per vivere al meglio
Vestiti e scarpe adeguate: calzature comode per sentieri e scogli, occhiali e crema solare
Orari strategici: visita Porto Selvaggio all’alba o al tramonto per evitare la folla
Attrezzatura: maschera, pinne, scarpe da acqua, zaino leggero
Rispetto della natura: non calpestare dune, usare i sentieri segnati, non lasciare rifiuti
Servizi limitati: in Porto Selvaggio i servizi sono essenziali, porta acqua e snack
Mezzi consigliati: meglio arrivarci in auto; i trasporti pubblici sono possibili in estate ma con orari ridotti
5. Curiosità & note
Il parco di Porto Selvaggio comprende anche una grotta chiamata Orecchio di Ercole e la Grotta del Cavallo, con tracce del passaggio umano in epoche remote.
Non troverai grandi stabilimenti balneari nel parco: l’ambiente è protetto e molto selvaggio.
Il mare nella Baia dei Turchi è molto adatto ai bambini nella parte iniziale grazie all’andamento lento del fondale.
Baia dei Turchi è stata riconosciuta come uno dei 100 luoghi tutelati dal FAI per il suo valore naturale e paesaggistico.