Introduzione: un tratto di mare leggendario
La Costa Viola, che si estende da Scilla a Palmi, è uno dei luoghi più affascinanti e suggestivi della Calabria. Il suo nome deriva dai riflessi che il mare assume al tramonto, quando le acque si colorano di sfumature violacee che hanno incantato viaggiatori e poeti.
Qui mito e natura si intrecciano: si racconta che proprio in questo tratto di mare Ulisse abbia incontrato i mostri marini Scilla e Cariddi, mentre oggi i viaggiatori trovano scogliere a picco, borghi marinari pittoreschi e insenature che sembrano uscite da una leggenda.
Se Scilla, Chianalea e Bagnara Calabra sono già celebri, la vera magia della Costa Viola si nasconde nei suoi anfratti segreti: grotte marine dai riflessi misteriosi, spiagge selvagge raggiungibili solo a piedi o via mare, cale minuscole che offrono pace e natura incontaminata.
Questa guida è dedicata a chi non si accontenta della superficie e vuole esplorare il lato più nascosto e autentico di questo angolo di Calabria.
1. Le grotte della Costa Viola: mistero e luce
Grotta delle Sirene
Secondo la leggenda, qui dimoravano sirene che con il loro canto ammaliavano i marinai. L’acqua è così limpida da permettere di osservare i fondali anche senza maschera. Perfetta per un’escursione in barca o per chi pratica snorkeling.
Grotta delle Rondini
Un rifugio naturale che prende il nome dagli uccelli che ogni primavera scelgono le sue pareti per nidificare. Durante i mesi caldi, entrare nella grotta significa vivere un concerto naturale di cinguettii e onde.
Grotta del Monaco
Caratterizzata da una roccia che sembra raffigurare un monaco assorto in preghiera, è una delle più suggestive per chi ama fotografare giochi di forme e luce.
Grotta dell’Inferno
Tra le più spettacolari, deve il suo nome al colore rossastro che le pareti assumono al tramonto. Quando il sole filtra all’interno, le sfumature ricordano fiamme accese. Un luogo che emoziona e intimorisce allo stesso tempo.
Grotta di San Sebastiano
Un piccolo anfratto meno conosciuto, ideale per chi cerca silenzio e contemplazione. Si racconta che in epoca passata fosse rifugio per pescatori e viandanti.
Come visitarle:
Molte grotte si possono ammirare solo dal mare. Da Scilla e Bagnara partono tour giornalieri in barca che ne includono la visita. Chi ama l’avventura può optare per il kayak, ma sempre con mare calmo e attrezzatura adeguata.
2. Le cale segrete: spiagge fuori dal tempo
Cala Janculla (Seminara)
Un piccolo paradiso di ciottoli bianchi e mare turchese, considerata tra le spiagge più incontaminate della Calabria. Si raggiunge solo in barca o attraverso un sentiero impervio lungo la costa. È la destinazione perfetta per chi ama la natura selvaggia e non teme un po’ di fatica.
Baia di Rovaglioso (Palmi)
Un gioiello nascosto, una spiaggia minuscola che regala emozioni immense. L’accesso è faticoso (circa 200 gradini), ma la ricompensa è uno scenario da cartolina: acqua cristallina, rocce levigate e silenzio.
Spiaggia della Marinella (Palmi)
Circondata da alte pareti rocciose, è il regno di chi ama snorkeling e immersioni. I fondali ospitano una ricca biodiversità, tra cui pesci colorati e piante marine rare.
Calette di Chianalea
Accanto al celebre borgo di pescatori si trovano piccole calette dove il mare lambisce direttamente le case. Perfette per un tuffo intimo dopo una passeggiata tra vicoli e ristorantini.
Consiglio pratico: portare con sé acqua, cibo e scarpe da scoglio. Queste spiagge sono selvagge e prive di servizi: il bello è proprio questo.
3. Trekking panoramici lungo la costa
La Costa Viola non è solo mare: i suoi sentieri offrono viste spettacolari e collegano molte delle grotte e delle spiagge segrete.
Sentiero del Tracciolino: antico percorso ferroviario mai completato, oggi trasformato in un itinerario naturalistico. Collega Bagnara a Palmi e regala scorci unici sulle falesie e sul mare.
Belvedere di Monte Sant’Elia (Palmi): da qui si ammirano tramonti che tingono il mare di viola, con vista fino alle Isole Eolie nelle giornate limpide.
Sentiero di Pietrenere: un percorso meno noto che porta a calette e punti panoramici ideali per fotografi e amanti del trekking.
4. Esperienze autentiche da vivere
Oltre a esplorare grotte e cale, la Costa Viola offre esperienze che permettono di entrare in contatto con la cultura locale:
Pesca del pesce spada a Scilla: uscire in mare con i pescatori e scoprire tecniche tradizionali tramandate da secoli.
Escursioni al tramonto in barca: la luce del sole che cala trasforma il mare in un mosaico di colori che spaziano dal blu profondo al viola intenso.
Enogastronomia: non si può lasciare la Costa Viola senza assaggiare il pesce spada alla ghiotta di Scilla e il torrone di Bagnara, prodotto IGP.
5. Quando andare e come organizzarsi
Periodo migliore: da maggio a ottobre. Giugno e settembre sono i mesi ideali per clima piacevole e minore affollamento.
Come muoversi: Scilla e Bagnara sono ben collegate in treno con Reggio Calabria e Villa San Giovanni. Tuttavia, avere un’auto facilita gli spostamenti lungo la costa.
Attrezzatura consigliata: scarpe comode da trekking, maschera e pinne, borraccia d’acqua, crema solare e cappello.
Conclusione
La Costa Viola non è solo un tratto di mare: è un luogo dove il tempo sembra fermarsi, dove mito e natura si fondono in un equilibrio perfetto. Le sue grotte, le spiagge segrete e i sentieri panoramici rappresentano l’anima più autentica della Calabria, quella che si svela solo a chi ha voglia di cercare e di vivere esperienze fuori dall’ordinario.
Visitare queste meraviglie significa lasciarsi sorprendere ogni volta: da un riflesso di luce in una grotta, dal silenzio assoluto di una cala deserta, dal profumo del mare che si mescola con quello del pesce appena pescato.
La Costa Viola è un invito alla scoperta lenta, al viaggio consapevole, al contatto con una terra che non smette mai di stupire.