La città lagunare di Comacchio e il Parco del Delta del Po
La cittadina di Comacchio è il punto di partenza ideale per partire alla scoperta del Parco Regionale del Delta del Po, patrimonio dell'UNESCO, di cui fanno parte le Valli di Comacchio ed il Delta del Po, e che può essere visitato a piedi, in bicicletta e in barca, il mezzo che regala sicuramente più emozioni. Registi come Luchino Visconti e Wim Wenders hanno girato, in questo ecosistema naturale unico, alcuni dei loro capolavori del cinema, in un paesaggio fatto di acque, acque e ancora acque; acque dolci del fiume che si uniscono a quelle salate del mare. Acque che sono state a lungo fonte di sostentamento, grazie alla pesca ed alla lavorazione delle anguille, una peculiarità gastronomica che connota fortemente le valli e la città di Comacchio.
Perché è famosa Comacchio?
L’antica arte della lavorazione delle anguille è stata ripristinata all’interno della Manifattura dei Marinati esattamente nel cuore di Comacchio. L’autunno è la stagione ideale per vedere l’intero ciclo di lavorazione: acciughe e anguille vengono preparate nella sala dei fuochi in un processo a quattro fasi, taglio, spiedatura, cottura e confezionamento. Ma le acque lagunari regalano a Comacchio anche un fascino particolare, tale da essere definita la “piccola Venezia ferrarese”, grazie all’intreccio di vicoli, canali che l’attraversano, ponti che si intersecano e alle sue case colorate che si specchiano nelle acque creando un’atmosfera a dir poco magica.
Cosa c’è da vedere a Comacchio?
Comacchio è la città dei canali ma è anche la città dei Ponti, dal monumentale complesso seicentesco di Ponte Trepponti, a Ponte degli Sbirri (perché vicino le antiche carceri), da Ponte San Pietro a Ponte dei Sisti. La città si può visitare a piedi, in bicicletta, ma vista dall’acqua ha un fascino incredibile. Ci sono diverse associazioni volontarie che offrono questo servizio, in prossimità di Trepponti, anche detto Ponte Pallotta perché costruito lungo il canale Pallotta, che veniva utilizzato per condurre le imbarcazioni al mare Adriatico e rappresentava la porta fortificata della città. Trepponti è il simbolo della città e modello per gli artisti che nel tempo l’hanno raccontata attraverso le loro opere. Costruito nel 1638 per volere del cardinale legato Giovanni Battista Maria Pallotta, si compone di cinque ampie scalinate ad arco in laterizio che culminano in un rialzo in pietra d'Istria. Nel tempo sono state aggiunte due torri di guardia e sei pilastrini in cima alle scalinate. Sotto il grande unico arco che compone, il canale Pallotta si dirama in quattro diversi canali, detti Salara, Sant'Agostino, Borgo e San Pietro, che qui hanno il loro punto di partenza e attraversano tutta la città. Altra cosa da vedere assolutamente è il Museo Delta Antico, il museo archeologico di Comacchio, realizzato all’interno dell’ex ospedale degli infermi. Custodisce oltre duemila reperti di epoca romana e medioevale, la splendida nave commerciale romana, la Fortuna Maris, riemersa all’inizio degli anni Ottanta durante dei lavori di bonifica dei canali, con ceramiche, lingotti di piombo, attrezzi da cucina, ma anche scarpe e indumenti. E ancora, la Torre Civica del 1300 con il suo orologio meccanico. La Loggia del Grano, costruita tra il 1615 e il 1623 con colonne in pietra d’Istria e pilastri in laterizio. La Cattedrale di San Cassiano risalente al 1740 con ingresso gratuito.
Dove sono le valli di Comacchio?
La nostra visita non si esaurisce nel centro di Comacchio, il territorio che circonda la cittadina è un ecosistema unico. Tra le città di Ferrara e Ravenna, si estende, infatti, il Parco Regionale del Delta del Po, con le ex saline di Comacchio e le Valli di Comacchio, la più grande area umida protetta d’Italia, oltre 12000 ettari di laguna. Le quattro valli, Lido di Magnavacca, Fossa di Porto, Valle Campo e Fattibello, sono costituite per tre quarti di acqua salmastra e bassa, il che le rende un habitat ideale per molte specie di uccelli acquatici, come aironi, cormorani, avocette, spatole e cavalieri d’Italia, che sono tra le specie più facilmente avvistabili tra le oltre 320 censite e come i magnifici fenicotteri rosa. Ricordate di portare con voi un binocolo perché spesso si vedono solo in lontananza, ma la loro vista è uno spettacolo unico ed imperdibile. Il territorio delle Valli di Comacchio è particolarmente adatto agli amanti del cicloturismo o a chi vuole semplicemente fare una passeggiata pedalando; infatti, vi si trovano percorsi adatti ad ogni utenza, dalle facili passeggiate a sentieri adatti alle famiglie, da percorsi ad anello a lunghi tour per i ciclisti più allenati. Il modo più adatto per vivere interamente il fascino delle Valli e delle Saline di Comacchio è, senza alcun dubbio, la barca. Dalla stazione Foce parte un giro in motoscafo che attraversa canali, specchi d’acqua, tratti di laguna, tocca le Saline di Comacchio e siti storici come la Torre Rossa, la settecentesca Torre Palù, a Goro, costruita per prevenire l’aumento dell’alta marea, la Casa della Memoria a Marozzo, con l’impianto di drenaggio per il pompaggio e la bonifica, le stazioni di pesca, ovvero i Casoni o Bilancioni, capanne di paglia e canne, tutte diverse tra loro, che caratterizzano l’intero paesaggio delle valli. Ultima tappa si può fare alla Riserva Naturale Bosco della Mesola, dove si possono osservare gli ultimi esemplari di Cervo delle dune, lungo i sentieri del Museo del Bosco e del Cervo della Mesola.