Parco Nazionale del Pollino: un viaggio tra natura, cultura e sapori

Come arrivare al Parco del Pollino

Il parco è facilmente raggiungibile sia dal versante tirrenico che da quello ionico. In auto, si può percorrere l'Autostrada A2 del Mediterraneo, uscendo agli svincoli di Lauria Sud, Laino Borgo o Campotenese, e proseguire verso le località interne come Rotonda o Castrovillari. Per chi viaggia in treno, le stazioni più vicine sono Sapri e Maratea, da cui proseguire con autobus o auto a noleggio.

Attività e attrazioni nel Parco

• Trekking e escursioni: numerosi sentieri attraversano il parco, conducendo a cime come Serra Dolcedorme (2.267 m) e Monte Pollino (2.248 m), offrendo panorami spettacolari.
• Rafting e canyoning: i fiumi Lao e Raganello sono ideali per gli amanti degli sport fluviali, con rapide e gole suggestive.
• Grotte del Romito: sito archeologico nel comune di Papasidero, con incisioni rupestri risalenti al Paleolitico superiore.
• Borghi storici: Civita e Morano Calabro sono esempi di borghi medievali ben conservati, ricchi di storia e tradizioni.

Flora e fauna

Il simbolo del parco è il pino loricato, una specie rara che cresce sulle alture più impervie. La fauna include l'aquila reale, il lupo appenninico, il capriolo e numerose specie di uccelli rapaci.

Gastronomia locale

La cucina del Pollino riflette le tradizioni contadine e pastorali. Tra i piatti tipici:

• Peperoni cruschi: peperoni essiccati e fritti, croccanti e saporiti.
• Fagioli di Rotonda DOP: legumi pregiati utilizzati in zuppe e contorni.
• Melanzana rossa di Rotonda: varietà autoctona dal sapore intenso.
• Liquore alle erbe del Pollino: digestivo aromatico prodotto con erbe spontanee del parco.

Consigli pratici

Per esplorare il parco in sicurezza, è consigliabile affidarsi a guide ufficiali, disponibili per trekking, escursioni in mountain bike e visite speleologiche. È importante rispettare le regole del parco, come non accendere fuochi e non raccogliere piante o fiori protetti.