Situata a 1.167 metri di altitudine, Pescasseroli è il cuore pulsante del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise. Questo affascinante borgo montano offre un connubio perfetto tra natura incontaminata, storia millenaria e tradizioni culinarie autentiche.
Passeggiando per il centro storico di Pescasseroli, si rimane incantati dai vicoli lastricati, dalle case in pietra e dalle botteghe artigiane. La Chiesa di San Pietro e Paolo, risalente al XII secolo, custodisce una preziosa statua lignea della Madonna Nera.
A pochi passi dal centro, i resti di Castel Mancino offrono una vista panoramica sulla valle e raccontano storie di epoche passate.
Pescasseroli è la porta d'accesso a una delle aree protette più importanti d'Europa. Il Centro Visita del Parco ospita un museo naturalistico e un'area faunistica dove è possibile osservare da vicino specie come l'orso bruno marsicano e il lupo appenninico.
Per gli amanti delle escursioni, numerosi sentieri si snodano tra faggete secolari, come quelle di Coppo del Principe e Coppo del Morto, riconosciute Patrimonio UNESCO.
La cucina di Pescasseroli riflette l'autenticità della montagna abruzzese. Tra i piatti tipici spiccano i maccheroni alla chitarra, la zuppa di orapi e le patate maritate. I formaggi locali, come il caciocavallo e la marzolina, deliziano i palati più esigenti.
Per concludere il pasto, nulla di meglio di un bicchierino di Ratafià o di Centerbe, liquori tradizionali della zona.
Pescasseroli è facilmente accessibile sia in auto che con i mezzi pubblici. Da Roma e Pescara, si percorre l'autostrada A25 con uscita a Pescina, proseguendo sulla SS83. Da Napoli, si segue l'autostrada A1 fino a Cassino, poi la SS509 fino a Opi e infine la SS83 fino a Pescasseroli.
Per chi viaggia da Bari, si consiglia di prendere un treno fino a Pescara, proseguendo poi in autobus fino a destinazione.
Pescasseroli è anche un centro culturale vivace. Ogni anno ospita il Premio Nazionale di Cultura Benedetto Croce, che celebra opere di narrativa, saggistica e giornalismo.
Il Palazzo Sipari, residenza storica della famiglia Sipari, è oggi sede di una fondazione che promuove eventi culturali e mostre.