Il nord della Sardegna è un paradiso naturalistico, ricco di spiagge incontaminate, baie, rocce granitiche e testimonianze di antiche civiltà che qui hanno lasciato tracce indelebili. Il nostro viaggio inizia da Castelsardo, borgo medievale rimasto quasi intatto grazie alla sua posizione geografica. I luoghi più caratteristici di questa cittadina sono le Domus de Janas, case delle fate, edifici funerari scavati nelle rocce. La Roccia dell’Elefante alta circa quattro metri è un enorme masso che rappresenta un pachiderma seduto. Esso faceva parte del complesso roccioso di Monte Casteddazzu ed al suo interno sono state scavate due Domus de Janas. Proseguiamo verso Badesi, una cittadina ricca di eventi, luogo ideale per chi ama fare surf, visto che è tutto l’anno accarezzata dal vento di maestrale. Le dune di sabbia bianca che caratterizzano Badesi sono ricoperte da ginepri, e tutto il territorio ha una flora ed una fauna particolare. Sul fiume Coghinas nidificano delle particolarissime specie di uccelli, rendendo questo angolo della Sardegna un posto unico al mondo. La Baia delle Mimose è una zona costiera caratterizzata da una fitta vegetazione costiera che fa contrasto con l’arenile dorato e lo splendido mare cristallino e proprio qui sfocia il fiume Coghinas.
Rena Majore ha una sabbia chiarissima e sottilissima contrapposta a scogli ed alle tipiche rocce granitiche sarde. Santa Teresa di Gallura è situata all’estremo nord della Sardegna e le sue spiagge bianche sono una rarità che si contrappone al rosa dei coralli ed al verde vivo della macchia mediterranea. Torre Longosardo, bastione di epoca aragonese si erge sul promontorio roccioso. Capo Testa è collegato alla terraferma da una striscia di sabbia creata artificialmente ed attraverso un percorso panoramico si giunge su questo isolotto affacciato sulle Bocche di Bonifacio. Capo Testa era un’antica colonia romana , sulla quale sono ancora oggi visibili gli antichi tracciati stradali, il granito che veniva estratto qui veniva trasportato direttamente a Roma, molti studiosi sostengono che le colonne del Pantheon a Roma siano state realizzate proprio con il granito proveniente da Capo Testa. A Rena Ponente le rocce granitiche plasmate dall’acqua e dal vento hanno preso le sembianze di antiche colonne romane, rendendo questa location molto suggestiva. L’Isuledda, conosciuta anche come Isola dei Gabbiani a Palau presenta un fondo di sabbia piuttosto grossa color crema, rocce calcaree ed una baia a forma di mezzaluna affacciata su un mare blu cristallino perfetto per le immersioni subacquee. Tra Santa Teresa di Gallura e Palau c’è Porto Pollo, un angolo di paradiso con colori e profumi della macchia mediterranea, un mare limpido ed incontaminato che accarezza una sabbia sottilissima, con fondali molto bassi e caratteristiche calette rocciose. Porto Rafael presenta una sabbia rosata di grandi dimensioni, con scogli granitici.
Le coste di Palau sono uniche al mondo, modellate dalla natura nel tempo. Il promontorio di Capo d’Orso è una grande roccia granitica di colore giallo rosaceo scolpita dal vento che raffigura la sagoma di un orso. È posta di fronte all’Isola della Maddalena, luogo in cui in passato vi era un intenso traffico commerciale, testimoniato dal ritrovamento di relitti di navi di epoca romana. Una di queste navi, rinvenuta con tutto il suo carico merci è stata ricostruita all’interno del Museo Navale de La Maddalena. Un altro museo molto importante presente nel territorio è quello Etnografico, nel quale sono custoditi elementi storici riguardanti l’ambiente domestico, la viticoltura e la vinicoltura, l’agricoltura, l’allevamento,i mezzi di trasporto ed i mestieri. L’arcipelago della Maddalena è composto da una serie di isole: La Maddalena, Caprera, Santo Stefano, Spargi, Budelli, Santa Maria, Razzoli, Giardinelli, Mortorio, Chiesa, Spargiotto ed una serie di isole minori. L’area è sede di un Parco Nazionale omonimo. Questa zona è famosissima per la tipica spiaggia rosa e per la cava di granito.
Ad Arzachena sono numerosi i siti di interesse, sia religiosi che archeologici. Molto importanti sono i siti nuragici e prenuragici. La cosiddetta Cultura dei Circoli di Arzachena comprende strutture megalitiche, come la necropoli conosciuta come Li Muri. La Tomba dei giganti di Coddu Vecchiu è una stele granitica centellinata alta circa quattro metri. I reperti archeologici qui rinvenuti sono attualmente conservati al Museo Sanna di Sassari. Il Nuraghe La Prisgiona presenta un nuraghe ed un villaggio di oltre cento capanne a pianta circolare.
Venti chilometri di costa a nord est della Sardegna sono conosciute come Costa Smeralda, paradiso naturalistico e luogo del jet set internazionale. Porto Cervo, Cala di Volpe, Poltu Quatu, Baja Sardinia, Cannigione, Porto Rotondo, tutti simboli di questa regione, conosciuta dai vip di tutto il mondo. In Costa Smeralda c’è anche il Centro Internazionale di ricerca sui delfini tursiopi, rara specie di cetacei in grado di sopportare la cattività.
Il Golfo degli Aranci si affaccia sul Golfo di Olbia, ed è caratterizzato da una serie di baie ed insenature con spiaggia bianchissima, bagnata da un incantevole mare cristallino. Molto famosa qui la zona denominata Cinque Spiagge, che presenta una sabbia così sottile da venir definita “borotalco” perfetta per i bambini, grazie al suo fondale che digrada dolcemente.